Ferentillo: soppresse le Confraternite del Rosario a Monterivoso e del Gonfalone e Buona Morte a Matterella di Ferentillo

FERENTILLO – Altro colpo alla tradizione storica di Ferentillo. Con decreto del ministro dell’Interno pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie generale numero 283 del 27 novembre 2021 vengono soppresse tre Confraternite due a Matterella (del Gonfalone e buona morte) una a Monterivoso (confraternita del Rosario). Ma andiamo a leggere la dicitura riportata

(21A06940)…con decreto del ministro dell’interno viene soppressa la confraternita del Gonfalone  e della Buona Morte di Matterella di Ferentillo Tr. Il provvedimento di soppressione acquista efficacia dal momento dell’ iscrizione dello stesso nel registro delle giuridiche. Il patrimonio di cui è titolare l’ente soppressa e secondo le modalità disposte dal provvedimento canonico… idem (21A06938)  l’altra di Monterivoso.
Insomma cessano di esistere due organismi antichissimi legati al tessuto sociale del comune oltre che religioso. Una specie di associazioni con il proprio stemma, divisa e distintivo con proprio statuto e adepti. Avevano beni mobili e immobili, arricchiti da lasciti testamentari e offerte da parte dei fedeli o semplici cittadini. E cosa risaputa che, ad esempio, la Confraternita del Rosario di Monterivoso ha beni immobili inseriti nel contesto edilizio della chiesa di Sant’ Antonio Abate (nella foto interno della chiesa).
Qui la confraternita, negli appositi spazi interni alla struttura, fino a pochi anni fa, organizzava la festa del patrono degli animali, con pranzi, cerimonie religiose e processioni. Gli adepti indossavano camici e mantellina, distintivo al petto ed erano diretti da un priore. La Confraternita era una istituzione religiosa ma provvedeva anche ai bisogni della popolazione indigente. Organizzava le feste, riattivava le strade dove passava la processione, organizzava le cerimonie religiose, e aveva dei registri amministrativi dove si registravano le entrate e l’uscita delle offerte e dei beni distinti in beni sia in moneta che in natura olio, grano, vino, ortaggi ecc…prodotti di lasciti di terreni e uliveti.  Oggi quei locali della Confraternita, sono stati recuperati dopo anni e anni di abbandono e riportati al loro originario splendore nella visita pastorale del vescovo De Lunel (1571 – 1572) viene nominata la Confraternita del Rosario di Casal Rivoso  e successivamente, visita del Vescovo Giacinto Lascaris (1711- 1712 – 1713 – 1715). In alcuni registri delle entrate e delle uscite della Confraternita si legge: (…) nel nome di Dio amen a di 13 Luglio 1739 io sottoscrive segnato deputato del signor Pietro Bonanni Camerlengo della Venerabile Confraternita della Buona Morte di Monterivoso  ricevo li conti dell entrata e dell uscita fatta dal signor Niccolò Bonaccorsi nelle mani del medesimo ricevo la somma di scudi duecentoventitre;  (…) nota del grano che si  riscosso nel presente anno 1739 dalli affittuari della Compagnia in primi da Santo Erculei, Simone Fiorelli, oltre queste quattro di grano; Niccolò Marcucci riporto’ questa uno e mezzo, Ippolito Pancaldi di mano del figlio riporto questa due (…).  Pagati per il taglione della Confraternita di Monterivoso 20 baiocchi e più alli esattori della Matterella 2 baiocchi; pagati al signor Rev. D.Gio. per la messa de lo Isidoro Mancinelli 20 baiocchi, dati alli esattori di San Mamiliano il taglione 29 baiocchi e più per il libro di Castellone pagati al suo esattore 20 baiocchi. Dati al Signor Vicario don Antonio Serafini la messa di Lerna e più dieci messe per il Legato dal Signor Isidoro Mancinelli scudi tre baiocchi, spesi pe li mandati con Francesco Lucidi contro Sabbatino di Biaggio contro Pompilio Petroni, contro Giofelice Scorsolini, contro Ruggiero Pacetti quali mandanti furono già consegnati al Bonanni nuovo cammerlengo in tutti baiocchi cinquantadue. (…) pagati a d. Carlo mio fratello per la messa di Mancinelli scudi uno è baiocchi venti. E più pagato pe le lemosine di messe dieci celebrate da li signori sacerdoti pe l’ottava de li morti per il Legato Signor Filippo Filipponi scudi uno. Ecco alcuni dei movimenti che attestano la titolarità di queste Confraternite di Monterivoso. Da altri documenti risulta che gli adepti parteciparono in massa a vari eventi di Giubileo a Roma in Vaticano. L’ altra Confraternita che è stata cancellata per sempre e quella del Gonfalone di Matterella. In molti, anche al paese non sanno nulla  sull’esistenza di questo organismo. Ma a “Ferentillo Segreta” non è sfuggito nulla sia a riguardo delle notizie sull’ esistenza di questo organismo attivissimo, sia l’antica sede. Infatti per parlare di ciò bisogna mettere in comunicazione l’ ex convento di Santo Manno ad  Ampognano e la chiesa di San Giovanni al castello di Matterella. La chiesa di San Giovanni a Matterella (nella foto l esterno) era la sede della Confraternita del Gonfalone. Sulla parete di fondo, sopra l’ altare e’ effigiata la Madonna con i confratelli sotto il manto e su un cartiglio e’ scritto SOCIETAS CONFALONIS. Ma andiamo con ordine.
Torniamo ad Ampognano  al convento di Santo Manno (nella foto l’esterno ora dopo il restauro).
Il monastero era stato fabbricato nel 1620, su un precedente romitorio del XIII secolo. La chiesa è il convento fu abbandonato dai frati Minori nel 1627 e rifiutato dai Cappuccini venne concesso al Terzo Ordine di San Francesco nel 1628 sotto certe condizioni fra le quali” che un sacerdote avesse tenuto la spiegazione del caso di morale ai sacerdoti, ai chierici e ai laici, due volte al mese. Ai canonici e al pievano era consentito il diritto di accedere processionalmente alla chiesa con la società del Gonfalone (attiva presso la chiesa di San Giovanni a Matterella) ogni anni, per la vigilia di San Mann, di portare come consueto le reliquie del Santo e cantare i vespri, nel giorno della festa, di cantare la Messa con l offertami e ricevere per sé le offerte. In riconoscimento del dominio, i frati, dovevano dare ogni anno in Perpetuo alla vigilia di San Giovanni Battista, due libre di  era bianca al Camerario del Capitolo Lateranense”. Ma abbiamo un altro riferimento alla Confraternita del Gonfalone. La chiesa della Madonna della Misericordia a Precetto di Ferentillo e’ detta del Gonfalone per la presenza del dipinto che campeggia sulla nicchia sopra l’ altare maggiore. Il dipinto su tela è conservato in quella chiesa dal XVIII secolo. Viene attribuito a Lattanzio di Niccolò Liberatore detto l’ Alunno (nella foto il dipinto).
La Vergine tiene sotto il manto i confratelli a destra le donne a sinistra gli uomini.
Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.