FERENTILLO – Quest’ anno la ricorrenza della festa del patrono di Ferentillo, San Sebastiano, si svolgerà il 19 anzichè il 20 agosto. Come ogni anno la ricorrenza è inserita in un fitto programma di eventi che ruotano attorno alle “Rocche Raccontano” giunta alla XXVII edizione organizzata dalla Pro Loco del presidente Alessandro Barbonari, dal Comune e da tanti volontari; i quadri viventi si svolgeranno dal 25 al 28 agosto tutte le sere alle ore 21. La notte bianca tra le rocche il giorno 20 agosto. La taverna dell’abbadia aprirà i battenti il 18 agosto tutte le sere alle 19,30.
La ricorrenza della festa del patrono San Sebastiano è molto sentita dalla popolazione da secoli e viene festeggiato sia il 20 gennaio che in questa data. Infatti la tradizione religiosa vuole che durante una pestilenza il paese scampò dal flagello grazie all’intercessione di San Sebastiano, portato in processione per le vie e grazie ad una pioggia purificatrice che asporto bubboni e piaghe. Ogni anno quindi viene rievocato il miracolo sia con cerimonie religiose che con il quadro vivente rievocante l’accaduto.
Il 19 agosto la cerimonia religiosa prenderà il via alle ore 21 partendo dalla collegiata di santa Maria a Matterella e percorrerà tutto il perimetro urbano della cittadina al suono delle campane. Parteciperanno il gruppo dei costumanti del quadro vivente “Peste e miracolo di San Sebastiano”, la banda musicale Furio Miselli, l’autorità comunale con il gonfalone civico. “Iconografia lo raffigura con le frecce, simbolo del suo martirio anche se il supplizio finale è stata la clava e le chiese mostrano affreschi e statue del martire di grande pregio.
In ogni frazione c’è la sua effige come a Castellonalto, Gabbio, San Mamiliano, Nicciano, Precetto, Matterella (San Giovanni), Abbazia di San Pietro in Valle; alla collegiata due statue una in legno e l’altra in terracotta policroma del XVII secolo. Il busto ligneo che si onora il 20 gennaio è il reliquiario che la tradizione vuole attribuire al miracolo. E’ un vero gioiello di arte scultorea così anche la caratteristica macchina lignea intarsiata e dorata detta “cornu” portata da due ecclesiastici con “paramenti paonazzi originali” in diagonale. Insomma la festa di San Sebastiano Martire giovane tribuno della guardia pretoriana vissuto nel III secolo d.C è uno dei momenti più importanti dell’estate ferentillese, che dopo le restrizioni del covid è da non perdere assolutamente.