FERENTILLO – La kermesse de’ Le Rocche Raccontano giunta alla sua XXVIII edizione vedrà l’ apertura il 17 agosto con la presentazione dei quadri viventi. Il 19 notte bianca tra le rocche e il 20 agosto evento religioso dove viene onorato il patrono San Sebastiano.
La manifestazione delle Rocche Raccontano è un vero spettacolo che coinvolge la partecipazione di oltre 400 figuranti effetti speciali musica ed esibizioni. Tutta l’organizzazione composta da tantissimi volontari, si concentra sui quadri viventi che si svolgeranno dal 24 al 27 agosto a partire dalle ore 21. Un itinerario che partendo dalle falesie di arrampicata libera si insinuerà per i vicoli borghi e piazzette del centro storico di Matterella e Precetto per terminare poi a largo Furio Miselli. La storia di questo paese della Valnerina e’ unica nel suo genere per bellezze paesaggistiche e monumentali. Percorrendo i quadri viventi si e supportati da una voce narrante che spiega al visitatore tutta la particolarità della scena che si va ad ammirare. Il tutto inizia con il quadro che racconta le origini del paese “Umbri Coloni e Tribù Quirina”.
Il documento che la presenza dei Quirini lo abbiamo presso l’abbazia di San Pietro scolpito nel Tesaurus dove è riportato il nome del condottiero Tizienus. I primi abitanti come attesta lo Jacobilli furono i profughi della città di Ferento giunti nella valle a seguito di Liutprando dopo la vittoria nella tuscia. Gli Umbri è stata la popolazione che in valle Suppegna ha dato impulso notevole allo sviluppo del territorio ponendo al castello di Umbriano proprio il nome. I quadri viventi proseguono con la scena degli eremiti siri Lazzaro e Giovanni e l’incontro con il duca Faroaldo. Seguono in successione le scene del monachesimo maschile e femminile attivissimo in Valnerina; scene raffiguranti le discordie tra i castelli e lo strapotere degli abati dell’abbazia finché Papa Bonifacio VIII per questo comportamento tolse la giurisdizione temporale e l’affido’ al Capitolo Lateranense. Il Borgo rinascimentale con le sue botteghe artigianali fa da preludio alla scena dei nobili Cibo e Cybo Malaspina . Il quadro che vede come location il palazzo del Principe di Montholon mostra la nobile famiglia Genovese che ha governato il territorio dalla fine del XV sec., a tutto il XVIII sec. Alberico Cybo Malaspina Marchese di Massa e Signore di Carrara diete gli statuti comunali a Ferentillo nel 1563. Il quadro oltre alla corte sono evidenziati Franceschetto Cibo, Lorenzo Cibo con le rispettive consorti, va ad associarsi alla scena della inquisizione e al rogo della strega di grande suggestione. Lungo le sponde del fiume altro suggestivo quadro è il brigantaggio e l’aggressione di un viandante. segue la Peste e il miracolo di San Sebastiano; l’occupazione francese; il mercato e la fiera al borgo di Matterella; la Trebbiatura e in fine 1909 il Tram a Ferentillo. Un grande lavoro di organizzazione – afferma il presidente della Pro Loco, Alessandro Barbonari – che vede anche per questa edizione mobilitati istituzioni locali, associazioni e volontari cittadini, non solo ferentillesi ma anche dei comuni limitrofi”.
“La manifestazione de Le Rocche Raccontano di Ferentillo – la sindaca Elisabetta Cascelli – torna anche quest’ anno migliorata grazie ai tanti figurante e volontari che con sacrificio e spirito di volontariato si adoperano per far grande la nostra storia. Le rocche raccontano fin dalla sua prima edizione si attesta una degli eventi più seguiti e apprezzati della nostra Umbria”.