PERUGIA – “Favole al telefono”. Fino al primo aprile da Medem un omaggio a Rodari per sentirsi più vicini!
E’ straordinario come alcune realtà del mondo culturale stanno reagendo a questo momento difficile di emergenza in cui bisogna rimanere a casa. Un’iniziativa interessante, altruistica, a tratti magica vede come protagonisti, in Umbria, i collaboratori di “Medem associazione culturale – compagnia teatrale” che non si sono persi d’animo e armati di fiabe, telefono, tempo e buone intenzioni stanno intrattenendo telefonicamente “bambini da 0 a 90 anni”. Da tutta l’Italia e anche dall’estero le richieste sono numerose. A cent’anni dalla nascita di Gianni Rodari i suoi testi raccolti nell’opera “Favole al telefono”, pubblicata per la prima volta dalle edizioni Einaudi nel 1962, ritrovano vita attraverso le voci dei lettori che gratuitamente portano avanti l’attività di lettura telefonica. Il protagonista del libro è il ragionier Bianchi, di Varese, rappresentante farmaceutico in giro per l’Italia condannato ad un settimanale pendolarismo, interrotto soltanto la domenica. Ogni sera, alle nove in punto, raccontava una fiaba al telefono alla figlioletta che non riusciva a dormire. Le storie toccavano il cuore, al punto tale che le centraliniste interrompevano il loro lavoro per ascoltarle.
Già alcuni giorni sono trascorsi, ma fino al primo aprile si potrà ancora godere di uno spazio, un modo per sentirsi attivi, per ricevere una coccola, per trascorrere qualche minuto di serenità che per molti rimarrà un ricordo indelebile. Abbiamo intervistato Mauro Silvestrini, Presidente di Medem e organizzatore dell’iniziativa.
Da dove nasce l’idea? In quali città si svolge?
“L’idea ci è venuta a metà marzo pensando a cosa poter fare in questo momento in cui i bambini sono a casa e alcuni di noi hanno più tempo libero, cosa poter fare a distanza… “Favole al telefono” calzava ottimamente, tanto più che quest’anno ricorre il centenario della nascita di Gianni Rodari. Cercando poi in rete abbiamo trovato che Damatrà onlus, dal Friuli Venezia Giulia, già realizza una iniziativa simile da anni (le idee sono nell’aria…), ci poniamo così come una sorta di staffetta con loro che abbiamo sentito, manco a dirlo, al telefono e sono stati gentilissimi con noi. Il termine geografico di città è limitativo, in realtà con la rete chiamiamo in tutta Italia (e non solo, abbiamo ricevuto una richiesta anche da Berlino). I lettori sono anch’essi in tutta Italia, al primo gruppo di Città di Castello si sono aggiunti amici da tutto il territorio nazionale con cui cerchiamo di fare rete. Va detto anche che stanno nascendo iniziative analoghe organizzate da altre associazioni, ben vengano occasioni di cultura e svago per i bambini, nonostante e distanze… Gianni Rodari ci ha fatto proprio un bel regalo.
Quali sono le reazioni dei bimbi? Ci sono aneddoti particolari?
“La parola che più compare nelle nostre chat WhatsApp in questi giorni è “grazie”, sentiamo un senso di familiarità e di gratitudine da parte dei richiedenti. Senza contare che l’esperienza sta dando umanamente tanto anche a noi, anche noi vogliamo dire grazie a tutti i bambini (di ogni età) con cui stiamo venendo in contatto. I bambini sono spesso incuriositi, inizialmente timidi magari, poi ce li facciamo amici. Molti sono quelli che hanno fatto più di una richieste per più giorni. Inoltre si propongono, dopo la telefonata, di mandarci loro lavori: nella pagina facebook “Medem associazione culturale – compagnia teatrale” (https://www.facebook.com/associazionemedem/) abbiamo postato e si possono vedere alcuni dei disegni realizzati e inviati dai bambini. Per rendere l’idea del clima che si è creato copio alcuni messaggi whatsapp dalla segreteria:
“Sarebbe possibile richiedere una favola per i miei anziani genitori che in questo momento non posso incontrare? Il loro recapito è (…) sono figli di un’epoca dove l’infanzia è stata molto breve”,
“Appena ricevuta la chiamata, mia figlia non vede l’ora di fare un bellissimo disegno. Grazie perché in questi momenti ci fate sentire meno soli, siete un abbraccio che coccola i nostri bambini”,
“Grazie, gli occhi di mia figlia brillano, è stato rimosso il velo di routine”,
“Le bimbe hanno atteso questa telefonata con ansia e curiosità”,
“Sono una bambina ultracinquantenne che, quando era bambina, adorava le favole al telefono. Mia mamma le leggeva a me e a mio fratello, mi farebbe piacere ascoltarle da voi”.
A volte ci divertiamo a sorprendere i nostri nuovi amici: ieri abbiamo raccontato una favola a Matteo, 4 anni di Perugia, durante la telefonata abbiamo scoperto che è un grande appassionato di Spiderman e avrebbe gradito una seconda telefonata con un racconto a tema. Abbiamo fatto una “carrambata” coinvolgendo nientemeno che Gianni Quillico (storico doppiatore di Spiderman) e Matteo ha potuto parlare al telefono con il suo supereroe preferito. In questo periodo il nostro paese sta vivendo ore drammatiche, abbiamo ricevuto telefonate dalle zone calde, telefonate disdette (“perché mia madre è stata ricoverata d’urgenza”), chiamate fatte in situazioni particolari… Ovviamente gli eroi sono altri, noi portiamo un sorriso a chi (giustamente) resta a casa e, magari, quando tutto sarà finito, potrà ricordarsi di quei 10 minuti di telefonata”.
In quanti hanno prenotato la propria favola al telefono?
“Durante i primi quattro giorni (dal 15 al 18 marzo) abbiamo raccolto e gestito oltre 460 favolose prenotazioni, un immenso abbraccio nazionale che ci ha scaldato il cuore. Abbiamo fatto e ricevuto telefonate da tutta Italia (in ordine alfabetico da Abbiategrasso a Viggiano), ma anche da Berlino. Per noi è anche un modo per ripassare la geografia! Molte sono richieste da parte dei genitori per i figli, ma alcuni hanno anche pensato di regalare una favola ad altre persone, magari come sorpresa. A onor del vero, in questa situazione, siamo stati un allegro ed economico regalo di diversi compleanni. Abbiamo raccontato favole a bambini di tutte le età: dagli 8 mesi ai 90 anni. Al momento, 23 marzo ore 20, siamo a 450 nuove prenotazioni per questa seconda settimana di iniziativa”.
Come proseguirà il progetto?
“In questa situazione, davanti all’accoglienza che ci è stata riservata, ci siamo sentiti in dovere di proseguire l’iniziativa… così la favolosa squadra di lettori coordinata da Medem rilancia e torna a proporre Favole al telefono fino al 1 aprile, sempre in staffetta con Damatrà di Udine. La speranza è quella poi di poter tornare presto con i nostri spettacoli a teatro e… magari… poter incontrare queste persone dal vivo.
Oltre alle tante persone che ci hanno chiamato e stanno chiamando per prenotare favole, molti si sono candidati come lettori. Ad oggi il gruppo comprende circa 40 persone, citiamo solo quelli appartenenti alle realtà che collaborano con noi:
– il Museo malacologico Malakos di Città di Castello
– La Sarabanda teatro di Perugia
– I ragazzi del laboratorio teatrale del teatro Astra di San Giustino
– l’associazione “Genitori insieme per…” di Umbertide
– l’associazione “L’Albero” di Melfi
– la compagnia “Gommalacca teatro” di Potenza”
poi ci sono i singoli ed ognuno di loro meriterebbe di essere citato per la disponibilità e la professionalità che ci sta offrendo”.