Dopo l’uscita nelle sale cinematografiche avvenuta a metà febbraio scorso (poco prima del lockdown, che ne ha pure impedito la replica prevista per l’11 marzo), viene oggi pubblicato il cd, e doppio vinile, con la colonna sonora del docufilm de “Il concerto ritrovato”.
È la fotografia del concerto del 3 gennaio 1979 presso il padiglione C della Fiera di Genova, unica testimonianza (per quanto noto), non soltanto audio ma video di quel tour che tanto clamore suscitò 40 anni fa.
Era infatti la prima volta in Italia che si sperimentava la collaborazione tra un cantautore, peraltro non proprio incline alle esibizioni live, ed un gruppo rock.
Da tutti considerato un azzardo presumendo che il divario stilistico non avrebbe creato quella magia che invece si materializzò, il tour fu un successo perché la band si mise al servizio del cantautore confezionando degli arrangiamenti che valorizzavano la parte musicale dei brani del genovese senza stravolgerli ma rivestendoli di un sapore inedito.
Proprio per questo il cantautore nei successivi vent’anni (fino alla scomparsa nel 1999), utilizzò gli stessi arrangiamenti di quell’esperienza.
A tutt’oggi quest’evento è rimasto nel cuore degli appassionati; vanno infatti così interpretati i sold-out registrati dall’Anniversary Tour PFM canta De Andrè ed il successo, forse inatteso, con presenze nelle sale cinematografiche che nei tre giorni di programmazione hanno contato circa centomila spettatori.
Subito dopo il tour furono pubblicati due album tratti da concerti successivi di circa due settimane rispetto alla data genovese, riuniti nel doppio cd con la rimasterizzazione del 2007.
Dopo l’uscita del film e la successiva notizia che sarebbe stato pubblicato questo album ho letto pareri molto discordanti tanto sulla bontà del restauro audio quanto sull’utilità della pubblicazione stessa che nulla aggiungerebbe a quanto già noto.
Posso affermare che mentre scrivo sto ascoltando per la prima volta (ancora prima che venga consegnato, grazie al servizio di preascolto di un noto brand), questo cd e pur conoscendo i brani a memoria rimango tuttora affascinato.
Il lavoro fatto sull’audio è valido, anche rapportato alla qualità dei dischi usciti a suo tempo nei due volumi; certo alcuni strumenti (tipo la batteria di Franz Di Cioccio), sono un po’ arretrati come presenza ma c’è pure da tener conto che il materiale originario non era forse destinato alla pubblicazione ed alcune pecche sono inevitabili.
Rispetto al docufilm nella versione audio sono presenti altri tre brani che si era deciso di non includere per la scarsa qualità video (Maria nella bottega del falegname, Verranno a chiederti del nostro amore e Sally), e la tracklist è quella del concerto e non mescolata come per la pubblicazione dei due volumi originari.
Continuo a tifare perché si pubblichi anche il dvd del docufilm; vedremo se nei prossimi mesi ciò non rimarrà soltanto un desiderio.