Nella bella foto di copertina di Marco Vinciarelli, il singolare dipinto della Madonna col Bambino situato a Collescipoli (nella foto affresco del paese a san Nicolò).
Ma andiamo con ordine. Il dipinto è’ alla cappella di San Giovanni Battista nelle vicinanze della Collegiata di Santa Maria a Collescipoli. Nella cappella, oltre al dipinto in questione, figura un bell’altare ligneo realizzato nel 1740 da due artigiani falegnami sangeminesi ossia Biagio Ricciutelli e Simone Zaghetti.
Al centro dell’altare una tavola raffigurante San Giovanni Battista opera di Livio Agresti che la realizzò negli anni tra il 1560 e il 1565. Ritorniamo al dipinto della Madonna col Bambino della foto di copertina.
Quest’opera è inserita in una cornice in stucco culminante con un cartaio e scritta. Il dipinto e stato realizzato nel 1507 da Evangelista Aquili su commissione della comunità locale. L’ immagine è di grande suggestione, dolcezza e bellezza. La Vergine e’ seduta nella classica posa come in altri soggetti visti in dipinti spagneschi dei primi anni del XVI secolo. La Vergine indossa una tunica paonazza bordata di merletto che incornicia il decolté; un manto scuro la copre dalla testa ai piedi; con la mano destra sorregge il Bambino Gesù nudo e ritto su ginocchio destro e con la mano sinistra sorregge una fascia di seta chiara e trasparente. Il Bambino con la mano destra benedice mentre con la sinistra sorregge una sfera dorata; al collo e’ appeso con una catenina con diadema. Lo sguardo dei due personaggi sembrerebbe fuoriuscire con prepotenza dallo stesso dipinto per ricadere sull’ orante in raccoglimento. Il volto della Vergine, ricalca i classici di maniera già visti nelle chiese della Valnerina in special modo nel nursino e casciano. Veramente bello. Un periodo questo di grande esplosione di arte pittorica soprattutto sulla emotività del Pintoricchio. Qui l’artista, già formato con forti basi, (una famiglia di pittori), mescola insieme il genere del tardo quattrocento raggiungendo il puro manierismo sincopato del Pintoricchio, anche nelle forme di resa minore, come il volto del Bambino.