Tante famiglie si ritrovano adesso in casa a convivere tutto il giorno. Un cambio di rotta a volte destabilizzante che ha spezzato la routine e modificato il modo di trascorrere il tempo. Svariati genitori, da quando è stata annunciata la chiusura delle scuole, si vedono negli stessi spazi con i propri figli. E nello specifico i papà: come possono affrontare questo periodo in cui ordinanze chiedono di restare a casa? Per rispondere a questa domanda ci è venuto in mente Girolamo Grammatico: uno scrittore, un papà, un life coach umanista siciliano, che vive a Roma e che presto verrà in Umbria per presentare il suo ultimo libro #esserepadrioggi Manifesto del papà imperfetto.
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Papà, scrittore, life coach umanista. Come si uniscono queste professioni?
Si uniscono grazie a una pratica costante e autentica. Per sostenere i papà nella loro competenza genitoriale, come coach, devo allenare prima me e poi loro. Allenare me, significa costruire, giorno per giorno, una relazione efficace e benefica con i miei figli e con il mondo che ci circonda. In tutto ciò la scrittura diventa uno strumento personale, di cura de sé e di auto-osservazione e allo stesso tempo strumento divulgativo di sostegno alla comunità di papà, in questo caso.
Il tuo ultimo libro: #esserepadrioggi Manifesto del papà imperfetto. Quali sono i principali messaggi che vuoi dare?
Il primo messaggio è quello di accogliere la propria imperfezione, le paure, i timori e le incertezze e renderle il motore di un percorso di cambiamento positivo e verticale. Il secondo è divulgare la possibilità di allenare le proprie potenzialità, i propri valori affinché diventino dei talenti nella nostra famiglia e nella nostra vita in genere. Poi il desiderio di portare un contributo a quella credo sia una lenta e inesorabile rivoluzione della paternità.
Girolamo Grammatico: papà, scrittore, life coach
Quali sono i feedback da parte dei tuoi lettori?
Molto positivi, è bello ricevere dei feedback sugli allenamenti che propongo nel libro. Emerge forte la difficoltà a farli tutti (ammetto: sono tanti), ma non per mancanza di volontà, ma perché la nostra cultura prettamente performativa ha lasciato poco spazio all’interiorità, alla riflessione e al silenzio e molti esercizi partono da questi presupposti.
Stai scrivendo altri libri?
Sto lavorando a un progetto a cui tengo tanto e che spero veda la luce verso la fine del 2020. Sto ragionando su come il coaching umanistico può essere utile a crescere figlie libere, autonome, indipendenti a fronte di una cultura maschilista che non solo sta ritornando in auge a causa dei populismi, ma anche perché molti di noi, io per primo, siamo stati cresciuti con un linguaggio sessista che è ormai automatico e va a compromettere lo sviluppo delle nostre bambine. Ovviamente il testo avrà l’aspirazione di essere utile anche ai padri con figli maschi, perché questi ultimi saranno i padri del futuro.
In una frase: qual è il consiglio che daresti ai papà per superare questo momento difficile?
Non me la sento di dare consigli, ogni storia è diversa è ha bisogno di un tipo diverso di ascolto e sostegno. Sento però di dire ai papà di accettare che le cose non sono più come quelle di prima e che non lo saranno e che affianco al dolore, alla preoccupazione e al senso di impotenza che ci può assalire, possiamo porre un senso di speranza legato al fatto che ogni cambiamento porta inevitabilmente anche delle opportunità se ho il coraggio di affrontare i sentimenti di prima. So che far ciò è difficile, per questo propongo di sentire altri papà, confrontarci tra noi e sostenerci a vicenda. Aggiungo che se qualcuno dei lettori si sentisse particolarmente in difficoltà e sentisse il bisogno di essere ascoltato, in questo periodo, compatibilmente alle mie varie attività, sono disponibile gratuitamente per quello che chiamo un dialogo empatico contattandomi attraverso il modulo su questa pagina: https://girolamogrammatico.com/contatti-girolamo-grammatico-lifecoach/. E che ogni tanto, il venerdì, mi riunisco con alcuni papà su Zoom per fare il punto su questa situazione.