NARNI – La notizia è che Ephebia Festival, atteso per il prossimo 9-10 settembre al parco dei Pini di Narni Scalo, è giunto alla sua 25° edizione.
È un anniversario importante e secondo Eleonora Castellani, presidente dell’associazione Ephebia, è «l’anniversario della resistenza, perché le condizioni culturali nel tempo sono state difficilmente favorevoli. Mantenere sempre la stessa energia non è facile. Anche quest’anno lo sforzo è stato tanto». Eleonora è alla guida dell’associazione dal 2018 ma muove i primi passi nell’organizzazione a sedici anni: «per me è stato il coronamento di un bellissimo e lungo percorso».
La partecipazione, intesa forma di cittadinanza che si rende attiva, è infatti l’elemento che maggiormente contraddistingue Ephebia.
«Un’associazione come la nostra che è fatta di soli volontari, non lo fa di certo per la gloria. Quella di Ephebia piuttosto è una vocazione, è un servizio culturale che viene messo a disposizione della comunità, dove la musica è accessibile a tutti, non è esclusiva. Non a caso anche quest’anno non mancherà all’interno del Festival la Cittadella della Musica e dell’integrazione».
La Cittadella è uno spazio associativo dedicato alle attività e ai laboratori messi a punto per l’integrazione e la lotta ai pregiudizi sociali in collaborazione con i progetti Sai ordinari, sai MSNA e Sai Dm del Comune di Narni. «Per noi è sempre stato importante portare all’attenzione i temi dell’inclusione, a favore delle persone con disabilità e delle categorie più fragili. Ne è un esempio la collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi».
Eleonora ci ricorda poi che: «Ephebia è una realtà fatta di ragazzi volontari. In barba a chi dice che i giovani non si trovano e che non hanno voglia di lavorare. Ci sono eccome e farei vedere con quanto impegno ed entusiasmo questi ragazzi si propongono».
In tutto questo la musica è un collante, non discrimina, bensì allarga la platea.
Sotto la direzione artistica di Thomas el Honsali, vicepresidente dell’associazione, Ephebia quest’anno propone una selezione musicale con artisti provenienti da tutta Italia. Si parte venerdì 9 settembre con Eloise D’Egidio, Nova Gorica, Vinyasa and the Motherfunkers, Assalti Frontali e dj set a seguire, mentre sabato 10 settembre sarà la volta di Touristi, Dinosauro, Le Larve, Statuto e dj set a chiudere. Al programma si aggiungono le incursioni musicali di Lunatika con le sue giovani cantautrici e le lezioni aperte di strumento e musica d’insieme a cura del Panpot.
Venticinque anni di Ephebia significano tante cose, soprattutto la tenacia nello svincolarsi dai problemi che ogni realtà culturalmente attiva incontra nel suo percorso: «Quella di Ephebia è una vocazione, facciamo eventi per la comunità e lo facciamo con le nostre stesse risorse. Reperire i fondi non è cosa semplice, ma d’altra parte si tratta di un’associazione votata alla volontarietà e questo significa anche autofinanziarsi. Nonostante le difficoltà di questi due anni appena passati siamo comunque riusciti l’anno scorso a mettere in piedi l’evento. Sappiamo che con i tempi che corrono e soprattutto con le risorse che girano non ci possiamo aspettare tanto, ma non nascondo che in questi anni ci è mancata una sponda amministrativa, si avverte una grande distanza sul piano culturale». Per la presidente venticinque anni di Ephebia significano anche «rendersi conto su quanto le cose siano cambiate rispetto all’inizio, in cui la città spingeva l’acceleratore a favore della cultura. In questo però devo aprire una bella parentesi a favore del Comune di Narni che ci aiuta e ci ospita da quattro anni. È forte il supporto che ci offre ogni anno.»
Va fatto un plauso alle realtà come Ephebia, che arricchiscono il nostro tessuto sociale. Ad essa va riconosciuto il merito di non essersi mai arresa di fronte a nessun tipo di evento (e non parlo solo di quelli meteorologici), superando ogni volta le cicliche difficoltà che ogni associazione di questo tipo può incontrare. Il miglior modo per omaggiarli quindi è partecipare.