Enzo Avitabile al SanFra: “In ricordo di Sergio Piazzoli”

PERUGIA – A poche ore dall’inaugurazione della mostra Sergino Memories alla Rocca Paolina, dedicata a Sergio Piazzoli (che andrà avanti fini al prossimo 21 luglio), ieri sera ha preso il via all’Auditorium SanFra, nel giorno del compleanno dello scomparso organizzatore, il cartellone dei concerti a lui dedicati.

La locandina dell’evento

E non poteva esserci miglior inizio con una serata di musica appassionata ma soprattutto con il racconto di un’amicizia.

E’ stato un commosso ed emozionato Gianluca Liberali ad introdurre la serata spiegando come a distanza di circa un anno dall’affidamento della struttura del SanFra abbia voluto per la prima volta salire sul palco e ricordare Sergio; era un’occasione da non mancare.

Poi è salito sul palco un altrettanto emozionato Enzo Avitabile che per prima cosa ha invitato i presenti a rivolgere un applauso a Sergio; poi il concerto si è svolto quasi in forma colloquiale, con un musicista voglioso di esternare il suo sentimento verso l’amico scomparso, scegliendo di farlo raccontando il percorso della sua vita artistica, che molto spesso si è incrociato con quella dell’organizzatore perugino.

Ad accompagnare il sessantanovenne musicista napoletano Gianluca Brugnano alla chitarra napoletana ed Eumidio Ausiello alle percussioni.

Il mantra della serata stato “e lui c’era” o “e lui c’era sempre”, con ovvio riferimento a Sergio, nella carriera di Avitabile precursore e profeta; il primo brano proposto infatti è stato Don Salvatò (qui il link al brano:https://www.youtube.com/watch?v=N9L2N1tksdw), tra i più belli degli ultimi anni (che a Sergio piaceva molto), e che è stato recentemente inciso da Mina (https://www.youtube.com/watch?v=LuxhAH1kBPw).

E l’emozione traspariva nelle parole del musicista che ha spiegato anche come, dopo un inizio molto legato al mondo della black music (retaggio dell’amore giovanile verso personaggi come James Brown), sia andato verso una “disamericanizzazione”, ossia abbia sentito il bisogno di portare avanti una proposta più orientata verso la propria terra e la world music.

E per farlo ha scelto di utilizzare strumenti come la piccola chitarra (pentarba) che ha “pizzicato” durante l’esecuzione di alcuni brani, o come un piccolo sa, il saxello.

O ancora attraverso l’esperienza dei “Bottari”, i suonatori che percuotono le botti, che a livello mediatico hanno spesso calcato il palco del concertone del 1° maggio.

Ed ecco un’appassionata dedica al mondo dell’infanzia con Tutt’egual song’ ‘e criature, qui l’ascolto di una versione con i Bottari (https://www.youtube.com/watch?v=Egem_Ig4ECw).

E poi la tammurriata, una bella parte solistica del percussionista Ausiello, ed altri racconti, come quello (che a Sergio faceva impazzire), dell’incontro con James Brown (che regalò ad Avitabile un paio di stivaletti che indossava sul palco), e di come tra i due ci fosse un’attrazione reciproca verso il repertorio dell’altro (anche se entrambi ignoravano il senso del significato delle parole cantate dall’altro, non conoscendo la lingua, l’ingese ed il napoletano.; e come omaggio a Brown ha eseguito una versione in entrambe le lingue de l successo It’s a man’s man’s man’s world.

Ed in un momento caratterizzato da diversi fronti di guerra non poteva mancare Palestina (https://www.youtube.com/watch?v=PS7eTT3r3FM).

Altri racconti come l’edizione 1986 di Rockin’ Umbria con i Redskins ed il suo intervento; una toccante versione de La guerra di Piero eseguita in napoletano (che gli è valsa nel 2019 la Targa Faber (già Premio alla Carriera); un bell’esercizio di stile con un assolo del bravo Gianluca Brugnano, il brano scritto con Mory Kante Mane e mane (https://www.youtube.com/watch?v=VyCdTaricxw), ed infine un classico del primo periodo come Soul Express (https://www.youtube.com/watch?v=U87mGQgXjBU).

Richiamato sul palco dagli applausi del folto pubblico presente spazio a E ancora tiempo, che si ricorda in una bellissima versione con l’indimenticato Pino Daniele (https://www.youtube.com/watch?v=BSBlUz53LiM).

Una nuova tammurriata con tutto il pubblico in festa ed un’altra dedica a Sergio; che stavolta però è il cantautore napoletano Sergio Bruni, con Carmela.

Una serata che avrebbe visto Piazzoli sicuramente contento, grazie Enzo.

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.