PERUGIA – Sono 44 gli ulteriori posti letto di terapia intensiva che la Regione Umbria avrà a disposizione. La posa in opera delle strutture modulari avrà inizio tra il 20 e il 25 di gennaio, la consegna in due fasi il 19 e 24 febbraio. I 44 posti letto saranno allestiti all’interno di quattro strutture realizzate, appunto, con moduli prefabbricati con dotazioni impiantistiche e apparecchiature elettromedicali per un investimento di 8 milioni 177 mila 254 euro.
La realizzazione dei 4 moduli ne i presidi ospedalieri regionali consentirà l’attivazione di 10 posti all’Ospedale di Perugia, 12 all’Ospedale di Terni, 10 a Città di Castello, 12 all’Ospedale di Foligno, che costituiranno una risorsa fondamentale nel caso di una terza ondata pandemica. Le attrezzature medicali per ogni posto letto prevedono 1 letto elettrico, 6 pompe a siringa, 2 pompe ad infusione, 1 ventilatore per terapia intensiva, 1 monitor multiparametrico. Le attrezzature per ogni reparto prevedono: 1 centrale di monitoraggio, 1 lampada scialitica, 1 negativoscopio,1 apparecchio radiografico mobile digitale diretta ad alta frequenza,1 frigorifero per la conservazione dei farmaci, defribrillatore,1 elettrocardiografo, oltre agli elementi di arredo.
E’ quanto emerso dalla conferenza stampa di stamani, un vertice per fare il punto sulla situazione sanitaria, alla presenza anche del commissario straordinario Domenico Arcuri (nella foto di copertina). “I posti – ha detto la governatrice Tesei – le cui scadenze per la consegna sono previste il 19 e 24 febbraio, permetteranno di alleggerire gli ospedali e dare avvio ai lavori strutturali per progetti che prevedono l’investimento di circa 25 milioni di euro”. Dopo aver ringraziato Arcuri per aver dato alla popolazione umbra la possibilità di un ulteriore servizio sanitario utile non solo nel periodo covid, ma anche in futuro, l’assessore Coletto ha ricordato che “nel momento in cui si è insediata la nuova Giunta regionale i posti a disposizione di terapia intensiva erano solo 59. Ora la situazione è molto cambiata – ha detto – e ciò dimostra che, quando c’è collaborazione, si riesce in poco tempo a creare interventi integrati che servono a salvare vite umane”.
“Sono contento di essere qui oggi – ha risposto Arcuri – Sono contento del lavoro che state portando avanti e vi garantisco tutto il supporto necessario. La Regione Umbria rappresenta un esempio virtuoso di come si gestisce questa delicata fase pandemica e penso che, tutti insieme, alla fine potremo raccontare questi giorni di tregenda che abbiamo passato. Bisogna attrezzarsi anche per poi poter lasciare all’Umbria una rete di servizi sanitari più efficace di quella che abbiamo trovato prima della pandemia”.