TREVI – Ha realizzato oltre 500 sold out in Italia e all’estero con oltre 400mila spettatori “Uno nessuno centomila” di e con Enrico Lo Verso in scena al Teatro Clitunno di Trevi domenica 10 dicembre alle ore 17.
LO SPETTACOLO
Insignito di premi e riconoscimenti, come il Franco Enriquez e il Delia Cajelli per il teatro, lo spettacolo è stato scritto in occasione del 150esimo anniversario della morte di Luigi Pirandello. E’ da oltre 6 anni in tournée e continua a conquistare l’attenzione del pubblico e della critica. Merito di una riscrittura “minimal” ed essenziale curata da Alessandra Pizzi, anche regista dello spettacolo, che è riuscita a “ridare vita” ai personaggi del romanzo in forma nuova ed attuale, tutti inseriti nel racconto delle vicende di un solo uomo, che è poi tutti. Ed è riuscita così a convincere un Enrico Lo Verso, ormai assente dalle scene teatrali da oltre un decennio, a dare corpo e voce a tutta la vicenda.
“Enrico Lo Verso – si legge nella nota stampa – torna così in teatro con uno spettacolo classico, ma estremamente attuale, parla di maschere e di crisi dell’io, ma lo fa con la leggerezza e il sarcasmo necessari a conquistare gli spettatori che tornano, e ritornano, a vedere lo spettacolo. Un fenomeno inconsueto quello attivato dallo spettacolo che registra il sold out ovunque e che vanta la presenza di pubblico che ha già visto lo spettacolo tante, e tante, volte. Un’operazione teatrale ben riuscita, di facile allestimento e di grande resa, che ha contribuito, forse, anche al recupero e alla conoscenza (specie tra i giovani), di uno dei più importanti esponenti del nostro Paese. Lo spettacolo, come è stato definito dalla critica, è una seduta di psicanalisi, in cui un conturbante, quanto istrionico Lo Verso, attraversa i meandri della conoscenza e restituisce al pubblico risposte, quelle semplici che fanno parte della nostra quotidianità, ma a cui spesso, presi dalle sovrastrutture sociali, non sappiamo guardare. In 70 minuti la fisicità dell’attore irrompe sul palco, né manca l’omaggio a quella sicilianità a cui, Pirandello prima, Alessandra Pizzi poi, e Lo Verso dopo, guardano con affetto e con quel giusto umorismo, come lo stesso autore di Girgenti ci ha insegnato a fare. Uno spettacolo supportato da una intensa ed efficace campagna di comunicazione che lo ha reso “nazional popolare”, trasformando la partecipazione ad un evento teatrale, in un rito collettivo in cui è bello esserci, per scoprire, anche grazie al teatro, quello straordinario patrimonio culturale della nostra Italia”.
NOTE DI REGIA
“Un omaggio a Luigi Pirandello attraverso l’adattamento teatrale, curato da Alessandra Pizzi, del più celebre dei suoi romanzi. La storia di un uomo che sceglie di mettere in discussione la propria vita, a partire da un dettaglio, minimo, insignificante. Il pretesto è un appunto, un’osservazione banale che viene dall’esterno. I dubbi di un’esistenza si dipanano intorno a un particolare fisico. Le cento maschere della quotidianità lasciano il posto alla ricerca del sé autentico, vero, profondo. L’ironia della scrittura rende la situazione paradossale, grottesca, accentua gli equivoci. La vita si apre come in un gioco di scatole cinesi, nel fondo è l’essenza: abbandonare i centomila per cercare l’uno, a volte, può significare fare i conti con il nessuno. Ma forse è un prezzo che conviene pagare, pur di assaporare la vita. Enrico Lo Verso torna in teatro, dopo dodici anni di assenza, e veste i panni di Vitangelo Moscarda, o di quel Gengè che il protagonista del romanzo è per sua moglie Dida, e rende magistralmente omaggio a tutti i personaggi del racconto, ma soprattutto rende omaggio all’universalità del pensiero di Pirandello. Lo fa con una mimica e una parlata sensazionali, anima una scena minima ed essenziale che pare affollata dalle domande, dai dubbi, dal continuo, incessante bisogno di trovare risposte, tipico della scrittura di Pirandello”.
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“Uno nessuno centomila” è il titolo del secondo appuntamento in cartellone per la stagione di teatro e danza “Atto 2 specialità TEATRO (locale confermato)” promossa da TEC – Teatro al Centro al Teatro Clitunno di Trevi. TEC è una realtà costituita dal Teatro Belli di Antonio Salines (Roma), Teatro di Sacco (Perugia), Magazzini Artistici (Narni e Roma) e Povero Willy (Terni)
Sito ufficiale www.teatroclitunnotrevi.it