ALULA (ARABIA SAUDITA) – Ci sono prestazioni che valgono più di una vittoria. E’ il caso del sesto posto conquistato alla Fursan Cup 2022 da Costanza Laliscia, la 22enne amazzone perugina del Fuxiateam di Italia Endurance Stables & Academy, che sabato 29 gennaio ha rappresentato l’Italia nel deserto saudita di Al-Ula. Sesta, nella gara sui 120 chilometri che ha visto confrontarsi i migliori 200 binomi del mondo in rappresentanza di 30 nazioni, e cavaliere più giovane con la miglior classifica finale Costanza è stata capace di centrare il suo miglior risultato in una gara nel deserto e in sella a Emirat du Barthas, purosangue arabo grigio del 2004, ha confermato ancora una volta le grandi doti di gestione dei cavalli anche nelle situazioni più difficili.
La Fursan Cup 2022, oltre a un lotto di partecipanti di prim’ordine nel quale figuravano campioni mondiali e vincitori delle gare più importanti a livello internazionale degli ultimi anni, presentava un tracciato quanto mai impegnativo: sabbia profonda e un’altimetria ritmata hanno richiesto doti non comuni a cavalli e cavalieri. Ma Costanza ed Emirat du Barthas ne sono venuti a capo in maniera brillante, chiudendo alla media complessiva di 16.252 km/h con l’ultimo dei quattro giri coperto alla media record di 23.639 km/h. Il binomio del Fuxiateam, che ha costruito il proprio exploit nelle strutture di Agello di Italia Endurance Stables & Academy, è stato protagonista di una prova tatticamente perfetta: 62esimo al primo giro, 38esimo al secondo, 13esimo al terzo e sesto al traguardo per un sabato impossibile da dimenticare.
Soddisfazione alle stelle anche nel Fuxiateam di Italia Endurance Stables & Academy. A testimoniarla è proprio la presidente Simona Zucchetta: “Per quanto Costanza ci abbia abituato a risultati di grande spessore, ciò di cui è stata capace ad AlUla insieme ad Emirat du Barthas merita un applauso speciale. Come al solito ha saputo trasformare il grande lavoro quotidiano del team in una performance memorabile, supportata in gara da due assistenti di prim’ordine come Alessandro Cocciuti e Carlo Di Battista”.