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Emozioni e chitarra: ecco l'intimismo del cantautore Massimiliano Cremona

SAN FELICIANO – Note di chitarra acustica al tramonto a San Feliciano. Il cantautore Massimiliano Cremona, dal Lago Maggiore arriva al Trasimeno con un nuovo repertorio di inediti.
Sabato 19 ottobre si esibirà al Chiosco di San Feliciano alle ore 18.00, come imposterà il concerto?
Miscelerò in ordine sparso sia brani tratti dai due album pubblicati “Canzoni dalla nebbia” e “L’Inverno è passato”, sia brani inediti composti negli ultimi tre anni.

Cosa si aspetta dalla serata? A quali tipi di live è abituato?
Sono sicuro che sarà una serata piacevole, sarei felice di riuscire a trasmettere sia sensazioni gradevoli per il pubblico che un’attenzione per determinati contenuti che fanno parte delle mie canzoni. Negli ultimi due anni la dimensione acustica, soprattutto in solitaria, è quella che frequento di più perché mi consente di essere più aderente al lato intimo dei miei brani. La serata di sabato 19 si svolge all’interno della collaborazione con OneManBooKing, agenzia di Perugia che promuove artisti singoli e one-man-band, una nuova realtà per me.
Quali sono le fonti di ispirazione maggiori durante il processo di composizione?
Non mi ispiro consapevolmente a nessun artista in particolare, ma è chiaro che le influenze si possono sentire… lascio agli ascoltatori individuare quali. Sicuramente i miei ascolti degli ultimi anni si rivolgono a quei cantautori che sono usciti dalla scena rock alternativa degli anni ’90.


Da dove nascono i suoi testi?
Mi interessa descrivere ciò che si muove dentro di me. Uso le canzoni principalmente come strumento per comprendere i miei stati d’animo e le mie reazioni rispetto a quello che mi circonda.
C’è un artista italiano in particolare che preferisce?
Non ce n’è solo uno, mi vengono in mente Paolo Benvegnù, Niccolo Fabi e Daniele Silvestri.
Una strofa di una delle sue canzoni che la descrive maggiormente…
“Di nuovo il sapore che ora io sento
mi porta lontano al di fuori del tempo
in un mondo lontano che forse è davvero
lo spazio che cerco e non vedo nemmeno
il mondo che ho dentro a cui ora ritorno
il mondo il cui suono è al di sotto del giorno”.
 

 
 
 
 
 
 
 

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