PERUGIA – L’iniziativa formativa “Le ricostruzioni post-calamità: profili tecnici, giuridici, amministrativi”, promossa dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica nell’ambito del Progetto Fenice, ha rappresentato un momento di confronto sull’Italia “fragile” a causa della sua vulnerabilità ai rischi naturali.
Il corso di formazione, che si è svolto nei giorni scorsi al Digipass di Norcia, ha affrontato i temi più urgenti legati alla gestione delle ricostruzioni post-sisma. Tra questi, l’esigenza di un codice unico nazionale, l’ottimizzazione delle competenze professionali e la semplificazione delle procedure amministrative. Particolare attenzione è stata riservata al modello di gestione adottato per la ricostruzione del Centro Italia, con approfondimenti sulle ordinanze speciali in deroga e sull’evoluzione normativa.
All’iniziativa, introdotta dai saluti istituzionali del commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, hanno preso parte esperti di calibro nazionale e numerosi professionisti provenienti dalle regioni del cratere sismico.
“Il nostro territorio presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente esposto a calamità naturali, ma proprio per questo deve rappresentare un laboratorio di innovazione e resilienza” ha dichiarato Pierluigi Mantini, professore del Politecnico di Milano e coordinatore scientifico dell’iniziativa. Mantini ha sottolineato l’importanza di superare l’approccio emergenziale, puntando su strategie stabili che sappiano rispondere alle esigenze delle comunità locali in modo sostenibile ed efficace: “Siamo nelle condizioni, in termini scientifici e tecnologici, di superare la fragilità territoriale attraverso l’applicazione si sistemi preventivi e predittivi sempre più necessari anche a seguito dei cambiamenti climatici”.
Il Vicesindaco di Norcia, Antonio Duca, nel suo intervento introduttivo, ha rimarcato l’urgenza di un modello nazionale stabile per le ricostruzioni: “Solo così possiamo garantire interventi capaci di rispettare le peculiarità dei territori e di rispondere concretamente e rapidamente ai bisogni dei cittadini”. Tra gli argomenti trattati, si è posta enfasi sull’introduzione di strumenti innovativi per la gestione delle pratiche, sull’uso di piattaforme digitali e sulla pianificazione urbanistica per le aree colpite da calamità. Approfondimenti specifici sono stati dedicati alle delocalizzazioni, ai danni subiti dai beni culturali e alle ordinanze in deroga, temi di grande rilevanza per il futuro delle aree colpite.
La giornata di lavoro ha evidenziato alcune criticità del sistema italiano di gestione delle emergenze, sottolineando la necessità di evoluzioni normative che possano semplificare il processo di ricostruzione. L’adozione del principio di “ricostruzione conforme”, che garantisce la coerenza tra interventi e pianificazione territoriale, è stata individuata come pratica fondamentale per coniugare efficacia e sostenibilità.
Il Progetto “Fenice”
E’ un programma finanziato dal Dipartimento ministeriale per la coesione territoriale, con un contributo di 5 milioni di euro per la rigenerazione delle aree colpite dal sisma del 2016, in particolare Norcia e la Valnerina e per creare un polo internazionale didattico-scientifico e multidisciplinare. L’Unistrapg è capofila insieme al Comune di Norcia, la Camera di Commercio dell’Umbria e la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.