PERUGIA – Ci sappiamo fare in Umbria con l’Art Bonus. Restauri e recupero di tesori grazie all’avanzata di una virtuosa truppa armata di volontà e determinazione in favore dell’arte si sta facendo largo e riconquista “vessilli” della propria storia perduti da mostrare con orgoglio.
Oggi è stata la volta della Fonte di San Francesco a Ponte San Giovanni. L’inaugurazione del bene, vincitore del Concorso nazionale Art Bonus progetto dell’anno 2020, si è tenuta questa mattina, 10 luglio. Questo il video.
Presenti il sindaco Andrea Romizi, dell’assessore Otello Numerini, della consigliera delegata Fotinì Giustozzi, del restauratore Francesco Rocchini e dei mecenati Cristina Dragoni, Palmerini Group e Associazione Pro Ponte, insieme ai tecnici e allo staff Art Bonus del Comune di Perugia. Presenti anche l’on. Emanuele Prisco, i consiglieri comunali Elena Ranfa e Paolo Befani, il dirigente Emilio Buchicchio, oltre a molti cittadini di Ponte San Giovanni.
“Oggi festeggiamo non solo il recupero di questo importante bene culturale -ha sottolineato l’assessore Otello Numerini- ma anche la sua vittoria al concorso nazionale Art Bonus, in cui Perugia è arrivata ancora una volta prima, per la seconda volta in due anni. È, peraltro, una vittoria di tutta la città, -ha proseguito Numerini- ma dei ponteggiani in particolare, che hanno fortemente voluto candidare questo bene al concorso. I numeri di Art Bonus sono chiari: -ha concluso, ringraziando i mecenati e gli uffici- circa 2 milioni di euro raccolti, 508 mecenati, 17 beni recuperati e 9 in avvio. Un’attività, dunque, quella di Art Bonus che va avanti con grandi risultati.”
Soddisfazione è stata espressa anche dalla consigliera delegata Fotinì Giustozzi, che si è complimentata con l’amministrazione per il forte impegno e la lungimirante volontà nell’utilizzo dello strumento di Art Bonus fin dall’inizio e ha rinnovato la propria disponibilità a continuare a promuovere ulteriormente il mecenatismo in città.
In conclusione, anche il Sindaco Romizi ha voluto ringraziare i mecenati. “Ogni volta che andiamo a restituire un bene recuperato -ha detto- è sempre una grande emozione. Con Art Bonus i perugini hanno centrato l’obiettivo e stanno dando l’esempio a livello nazionale, tanto che ci stanno chiamando da tutta Italia per sapere come abbiamo fatto a coinvolgere la città con tanto entusiasmo e in maniera così diffusa. È bello anche scoprire i motivi che spingono i mecenati ad essere tali, -ha aggiunto- perché dietro a ogni recupero ci sono storie, ricordi, persone, legami intimi, che però sanno andare oltre, con l’obiettivo di custodire, recuperare e trasmettere questi beni e l’amore per essi alle nuove generazioni.”
La Fonte prende il nome dal Santo Patrono d’Italia che nel 1202, si narra, si fermò presso la fonte a dissetarsi e lavarsi le ferite prima di essere portato in catene al carcere di Perugia, dopo la battaglia di Collestrada.
Alimentata da una sorgente, una volta purissima e ricca di virtù salutari, proveniente dal soprastante Montevile che doveva far parte di un complesso termale romano, fu riadattata a pubblico lavatoio agli inizi del XX secolo, ma nel 1971 le fu restituito il vecchio splendore e la funzione di fonte nella parte anteriore lungo la strada e di vasca di accumulo a scopo irriguo nella parte posteriore e di lavatoio privato.
I lavori, per un importo complessivo di 15.150 sono stati diretti da Fabio Fantucci e Stefano Barcaccia . A realizzare l’intervento il restauratore Francesco Rocchini che ha provveduto a effettuare varie stuccature, un’operazione di pulitura con idrosabbiatura a base di bicarbonato e magnesio, un trattamento di arresto ossidazione di elementi in ferro, un trattamento finale protettivo impermeabile. Quindi è stato realizzato un nuovo impianto di illuminazione esterna.