TODI – Sono 363 le borse di studio Franco Todini assegnate dal 1986 ad oggi e certamente quella di quest’anno ha avuto un cerimoniale anomalo ma non meno significativo. Tutta in modalità digitale, venerdì 19 febbraio, gli otto studenti più meritevoli diplomati nelle scuole secondarie di secondo grado di Todi sono apparsi in video emozionati e gratificati da un riconoscimento prestigioso come questo che è valso loro 2.500.
Ecco nomi, cognomi e istituto: per il Liceo ‘Jacopone da Todi’, Martina Sistoni Pepparoni (Classico, votazione 100/100 e lode), Francesco Befani (Scientifico, votazione 100/100), Elena Santoro (Scienze Umane, votazione 100/100) e Amira Bakr (Linguistico, 100/100 e lode); per l’Istituto di istruzione superiore (Iis) ‘Ciuffelli – Einaudi’, Mattia Ranieri (Turismo, 96/100), Giuseppe D’Innocenzo (Agrario, 100/100), Edoardo Dominici (Costruzioni, Ambiente, Territorio, 98/100) e Giovanni Perri (Amministrazione Finanza-Marketing, 100/100).
La cerimonia ha visto la partecipazione del dirigente scolastico dell’Iis ‘Ciuffelli-Einaudi’ Marcello Rinaldi, di Luisa Todini, presidente della ‘Fondazione ing. Franco Todini – Cavaliere del lavoro’, e da remoto di Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, Antonino Ruggiano, sindaco di Todi, Roberto Rettori, delegato del Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, e Sabrina Boarelli, ispettore tecnico dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria.
“Di questi 33 anni trascorsi – ha commentato Luisa Todini – da quando mio padre decise di istituire la Fondazione e le Borse di studio, questo è certamente unico. Peraltro nel 2021 ricorrono 20 anni dalla sua scomparsa. Un anno unico perché ci siamo abbracciati così poco, abbiamo imparato a vedere i sorrisi soltanto dagli occhi e i ragazzi hanno imparato che Dad significa apprendere stando lontani. La Fondazione Todini non ha voluto rinunciare alla cerimonia, seppure virtuale, che però assegna un concreto contributo finanziario a questi otto studenti di Todi per il proseguimento dei propri studi e della propria vita lavorativa. La conoscenza è fondamentale, come ci ha ricordato anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi proprio in questi giorni, sottolineando l’importanza della didattica, a distanza o ravvicinata, che è una possibilità per tutti di conoscere, espandere e consolidare quello che si è appreso, in particolare negli istituti professionali da cui oggi elargiamo queste Borse di studio”.
“In un momento tragico anche per la nostra Regione – ha concluso il dirigente Rinaldi – questo gesto della Fondazione Todini ha un duplice valore, perché oltre a premiare gli studenti più bravi in ogni indirizzo delle scuole presenti, rappresenta un segno di normalità. Il desiderio di normalità è forte, è un anno esatto che gli studenti devono fare i conti con la didattica a distanza e sono stanchi. Riportare la scuola alla normalità è un’emergenza nazionale e chi sta dentro la ‘trincea’ lo sente molto”.