Com’è nata l’idea?
“Come antidoto contro lo stress dello stare forzatamente a casa. Da editore so quanto è importante il valore della lettura non solo in sé, ma anche per i positivi riflessi psicologici e fisici che comporta. Dico sempre: l’uomo ha la necessità di evadere e la lettura è una delle evasioni più sane”.
E da qui il regalo di libri.
“Inizialmente l’iniziativa era legata alla zona rossa, al Nord e a quei Comuni interessati ho inviato una pec. Anche grazie all’editor Natascia Cortesi che aveva creato l’hashtag piùlibrimenostress la campagna sociale attivata ha ottenuto 300mila contatti in pochi giorni. Anche perché era la prima iniziativa editoriale culturale e di intrattenimento al tempo stesso. Col passare del tempo la Zona rossa si è estesa e ampliata e ora siamo qui”.
Ha coinvolto anche altri editori.
“Era il mio obiettivo e auspicio. Anche perché rispondere a tutti non è semplice a partire dai titolo che ci vengono richiesti.
Come ha proceduto?
“Ho inviato mail alle case editrici che conoscevo e devo dire che le risposte sono subito arrivate: siamo ormai una decina. Ognuno ha poi attivato le proprie modalità di distribuzione e diffusione”.
Qual è la richiesta che le è piaciuto di più ricevere fino ad ora?
“Quella dei genitori che mi chiedono libri per bambini da leggere ai propri figli. Sinceramente questo mi piace davvero perché penso alla valenza che sotto tanti punti di vista ha questo gesto “.