Lamberto Fornari, imprenditore, giornalista, ingegnere, cultore delle arti, ama scrivere. L’ho conosciuto personalmente, e devo dire per certi aspetti anche profondamente, in occasione dei libri che realizzò per ricordare i suoi genitori ai quali era, e resta, legatissimo: “Da Orietta e Francesco a … Francesco” e poi “Orietta e Francesco Fornari, la forza dell’imprenditoria” che gli è valso il premio conferito all’editoria dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Perugia nel 2016. Ora è uscito il suo ultimo lavoro: “Vita e amori al tempo del Re Sole” Guerra Edizioni. L’occasione giusta per parlare di questo e altro.
Da dove nasce questo romanzo storico?
“Dalla passione per le vicende storiche che si è sviluppata con l’amore per i libri e per la lettura. Ho perso il conto del numero dei volumi che ho letto, saranno migliaia. Devo dire che è una splendida passione ereditata dai miei genitori. Mio padre Francesco era un vero bibliofilo. Posso dire che tutto questo vissuto è stato a sua volta acquisito da mio figlio che porta, non a caso, lo stesso nome del nonno e con il quale abbiamo scritto a due mani ‘Da un’isola all’atra’, dedicato alla figura di Napoleone”.
Passione per le lettere eppure lei è, per così dire, “nato” ingegnere…
“Le due cose non sono in contrasto, si compendiano alla perfezione. Gli esempi, illustrissimi, in tal senso, sono molti nella storia. Anche perché poi, alla fine, oltre alla laurea in Ingegneria, ho preso anche quella in Lettere”.
E giornalista.
“Sì, iscritto da ventisette anni all’Ordine dell’Umbria”.
L’impulso decisivo a scrivere libri è nato, se ricordo bene, per ricordare i suoi genitori.
“Proprio così. Alla loro memoria, al ricordo della loro missione nella didattica, nella scuola così come nell’editoria con TEF, e alla gratitudine che devo loro, va fatto risalire il mio esordio. Poi ci sono la curiosità personale e la voglia di imparare sempre cose nuove che mi hanno portato a frequentare corsi di scrittura creativa ed editor”.
Veniamo a questi amori al tempo del Re Sole?
“Fin dal titolo si evince che si tratta di un romanzo storico. Si svolge in una ridente cittadina della Francia, in Normandia: Giverny. Fondata dall’impero merovingio, si trova a 70 chilometri da Parigi ed è stata resa famosa anche dal grande artista impressionista Claude Monet che la dipinse e che in quella zona possedeva una splendida villa con magnifici giardini”.
Cosa narra in particolare?
“Di amori giovanili sbocciati nell’epoca del Re Sole e delle Fronde in Francia. Su tutto, si staglia l’imponente figura di Luigi XIV. Si era nella piena e splendida epoca del Barocco, resa magnifica e intensa grazie alla musica, alla letteratura, all’architettura che segneranno in maniera importantissima e tangibile questo fertilissimo periodo storico. Credo di poter dire che proprio tutte queste componenti rendono il romanzo di piacevole lettura e a ciò si aggiunge una gradevole suspense”.
Alla prossima, professor Fornari.