Intanto, grazie.
Una canzone per Genova
GENOVA – Quando si dice la potenza della musica: dagli echi del tam-tam ai segni del pentagramma del monaco Guido d’Arezzo la musica ha lasciato tracce indelebili quanto importanti per la storia dell’umana gente. In tempi recenti la tempesta sonora di Woodstock, nell’agosto del 1969, impose, al mondo intero la cultura hippie con ripercussioni e cambiamenti irreversibili ed epocali nella società del secolo scorso. Nel marzo del 1985 “We are the world”, brano musicale scritto e composto da Michael Jackson in collaborazione con Lionel Richie e prodotto da Quincy Jones, trasformò le note in voci in cerca di possibilità concrete per sfamare l’Etiopia annientata dalla carestia. Da allora in poi questo modo di usare a scopi benefici l’arte degli artisti si è diffusa fortemente. Con esiti più o meno confortanti.