E’ urgente il restauro dell’affresco del Merlini con le stigmate di San Francesco e frate Leone alla Collegiata di Matterella

FERENTILLO – Dopo il restauro l’affresco della fine del XV secolo che riproduce l’Annunciazione con l’Arcangelo Gabriele sulla parete dell’arco antistante la cappella del Sacramento nella Collegiata di Santa Maria a Matterella è considerato  un’ opera importantissima di un pittore che già ha lavorato in questa chiesa.  Il dipinto in questione di cui fino a qualche decennio fa era sconosciuto l’autore raffigura San Francesco che riceve le stigmate in compagnia di frate Leone. Sullo sfondo è raffigurata una singolare chiesa  con campanile a guglia dinanzi a un fiume, probabilmente lo stesso fiume Nera, e l’antica Collegiata prima delle manomissioni alla facciata.

La figura del frate seduto è nell’atto di coprirsi il volto con la mano destra. La posa del personaggio presente all’evento prodigioso è comune in altre raffigurazioni dello stesso soggetto prodotte in altri luoghi dell’Umbria da Mezzastris, Andrea della Robbia, Benozzo Gozzoli. Il frammentario dipinto  è situato sulla parete dell’ altare della navata di sinistra, sacello della corporazione dei maestri lombardi, (scalpellini e muratori); in un cartiglio, il nome dell’ autore e l’anno di esecuzione ossia  ‘(…) DE MERL/ (…) ROSINUS (…) MCCCCC’, chiaramente Orlando Merlini Perugino anno 1500.

Probabilmente le mutilazioni hanno occultato la vera ampiezza dell’ affresco in quanto risultava di grandi dimensioni e contornato, a suo tempo, da una decorazione a stucco per tutto il perimetro. L’ artista, alla Collegiata, ha prodotto anche l’affresco della Santa Lucia, nel cartaio in basso al centro si legge: ORLANDO DE MERLINIS PERUSINUS PINXIT 1503 realizzato nel 1503 (restaurato), sul pilastro destro del presbiterio e la Madonna col Bambino e Angeli (restaurato) nella lunetta del portale di accesso. Il dipinto che oggi segnaliamo necessita di un urgente restauro, in quanto, non solo rappresenta  una  preziosità dell’artista esecutore  ma soprattutto perché è l’ unica raffigurazione esistente in questa chiesa che narra una delle vicende più singolari e importanti della vita del poverello di Assisi.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.