PERUGIA – Illustrata a Palazzo Cesaroni la convenzione siglata dall’Assemblea legislativa dell’Umbria e dall’Ente nazionale sordi-Umbria che prevede la realizzazione di servizi di interpretariato nella Lingua dei segni italiana (Lis).
Il presidente Marco Squarta non ha mancato di sottolineare che “Siamo tra i primissimi Consigli regionali, in Italia, ad aver sottoscritto accordi di questo genere. Sono orgoglioso di poter dire che nei giorni scorsi l’Ufficio di presidenza, all’unanimità, ha deliberato la sottoscrizione della convenzione per assicurare un servizio di comunicazione istituzionale nella lingua dei segni. Tutto ciò avverrà – ha spiegato – attraverso video delle sedute d’Aula, conferenze stampa ed altre attività dell’Assemblea legislativa.Mediante questo atto ci stiamo impegnando per agevolare le persone sorde nella vita sociale consentendo loro di prendere parte, in maniera attiva, ad attività che finora sono state loro precluse. L’emergenza coronavirus – ha detto il presidente Squarta – ci ha dimostrato quanto è importante il ruolo degli interpreti per sordi. Considero il ruolo di questi interpreti di grande responsabilità. La lingua dei sordi è una vera lingua, è sbagliato definirla linguaggio. Spiace dover ammettere che l’Italia è l’unico Paese in Europa che non ha ancora riconosciuto questa lingua. Noi politici – ha concluso -, per agevolare il compito degli interpreti, dovremmo soltanto sforzarci un po’ a moderare la velocità del parlato, anche quando abbiamo tante informazioni da trasmettere. (https://tinyurl.com/y3ysvgq7(link is external) )”.