PERUGIA – Tony Bennett si è spento, aveva 96 anni. Umbria Jazz lo ricorda così: “Per inquadrare il ruolo di Tony Bennett, nella storia della canzone popolare si potrebbe soltanto dire che era considerato il Re dei crooner. Anzi molti pensano che se ci fosse una sorta di albo, il grande Tony forse sarebbe stato secondo soltanto a Frank Sinatra. E lo stesso Sinatra professava un’ ammirazione sconfinata per Bennett, per altro ricambiata se si pensa ad uno splendido disco di Bennett dedicato al vecchio indimenticabile blue eyes, intitolato “Perfectly Frank”.
Ma gli ammiratori di Tony Bennett nel mondo dello spettacolo sono molti. Proprio a Umbria Jazz, nel 1998, Tony ricevette inattesa la visita di João Gilberto, che non era nemmeno in tour in Italia ma avendo saputo che Tony cantava a Perugia venne a trovarlo per cantare con lui e per lui. E si può anche ricordare che Tony aveva esordito in Umbria due anni prima con una big band in puro stile swing diretta nientemeno che da Phil Collins alla batteria, di cui era proprio lui il guest vocalist. Una gran carriera, quella di Tony, giovane cameriere scoperto da un talent scout dall’ occhio lungo e diventato uno dei grandi della musica popolare, collega di Nat King Cole, Johnny Hartman, Mel Torme’. Gli sconfinamenti nel jazz sono stati continui: Bennett ha cantato con le tre più importanti orchestre: Duke Ellington, Count Basie, Woody Herman. Ma ha anche collaborato con Tony Flanagan e Bill Evans, e con tanti solisti jazz di fama. Duttilità, musicalità, classe, eleganza e discrezione sono i tratti della sua arte. Naturalmente, anche swing. E la generosità: dopo il terremoto dell’ Umbria volle contribuire al restauro dell’ Oratorio di Santa Cecilia. Indimenticabile nel 2015 il concerto all’Arena Santa Giuliana con Lady Gaga. Umbria Jazz perde un grande amico”.