Ennio Morricone, indimenticabili le sue partiture per il cinema

ROMA – Diegetico o extradiegetico, il commento musicale di Ennio Morricone ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema e della musica per il cinema. Quando una colonna sonora supera il film in quanto a imprimere nella memoria collettiva l’associazione alle immagini dello stesso film, quando la stessa colonna sonora si distacca dalle immagini per assumere una “vita” propria, allora la composizione diventa patrimonio condiviso che travalica la stessa idea di musica per diventare arte universale. Ed Ennio Morricone ne è stato l’artefice e il genio assoluto. Aveva 92 anni e si è spento per le conseguenze di una caduta: Ennio Morricone ci lascia il suo inestimabile patrimonio di musica che lo ha collocato nel Gotha indiscusso dei grandi musicisti. Da Mission a C’era una volta in America, da Nuovo Cinema Paradiso a Per un pugno di dollari contribuì a caratterizzare e a rendere grande il cinema italiano, dagli Spaghetti Western alla contemporaneità della settima arte italiana sulle orme di una mai esaurita rivisitazione degli stilemi del neorealismo. E’ stato premiato per due volte con l’Oscar, nel 2007 come riconoscimento alla carriera, nel 2016 come autore delle partiture del film The Hateful Eight di Quentin Tarantino.

Claudio Bianconi: Arte, cultura, ma soprattutto musica sono tra i miei argomenti preferiti. Ho frequentato il Dams (Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema). Tra i miei altri interessi figurano filosofia; psicologia archetipica; antropologia ed etnologia; fotografia-video; grafica, fumetti, architettura; viaggi.