PERUGIA – Valorizzare e diffondere ancor più la grandezza di Pietro Vannucci e, contemporaneamente, i luoghi in cui l’artista ha espresso la sua arte e in essi sono custodite le sue opere: è questo il senso dell’avviso pubblico, che scadrà il prossimo 15 giugno, per la presentazione di idee e progetti per gli eventi dell’anno prossimo, che dovranno essere di “qualità”, come ha detto la presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del cinquecentenario della morte del Perugino, Ilaria Borletti Buitoni.
Il 2023 è, infatti, l’anno del Perugino e c’è molta attesa per le celebrazioni in suo onore.
“Il Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario della morte del pittore Pietro Vannucci, oltre che a sostenere iniziative che valorizzino e approfondiscano lo studio di Perugino, si propone – afferma la presidente – attraverso una stretta collaborazione con gli altri soggetti coinvolti in queste importanti celebrazioni, di contribuire alla valorizzazione della regione Umbria e di quei luoghi che ospitano le opere del pittore, stimolando quindi i visitatori alla conoscenza di un territorio così magistralmente rappresentato nelle sue creazioni”.
Gran parte del territorio umbro è interessato dalla presenza artistica di Pietro Vannucci, in particolare i piccoli, ma suggestivi borghi della nostra regione che potranno, a loro volta, beneficiare di un importante turismo culturale.
“Le celebrazioni dovranno sottolineare il Perugino artista, ma dovranno dare alla regione l’occasione di un rilancio generale, tanto che è stato assegnato un punteggio alto a quei progetti che possano diventare volano del territorio.
Sono previsti contributi fino a che saranno esauriti i fondi oppure sarà dato il patrocinio. Sarà fondamentale coordinarci con gli altri soggetti erogatori, come la Fondazione Perugia o la diocesi che, con il nuovo decreto ministeriale, fanno parte del Comitato, in modo da non sovrapporci e costruire un calendario coordinato degli eventi. La grande mostra centrale sarà alla Galleria nazionale e attorno a questa ruoteranno tutti gli altri appuntamenti.
Il Perugino ha dipinto moltissimo nelle chiese e per le chiese, un tema che è espressione di un percorso a sé e che coinvolge tutto il territorio umbro”.
Naighi