CASCIA – Due milioni di euro per il finanziamento di due storici sentieri in Valnerina, nel cuore del cratere del terremoto. Sono stati deliberati dalla giunta regionale.
Il sentiero di Santa Rita
Il primo sentiero collega Cascia a Roccaporena e che corre in gran parte a mezza costa lungo la valle del fiume Corno per poi salire verso lo “Scoglio” su cui era solita pregare Santa Rita. “Il sentiero segue un antico tracciato medievale – ha spiegato l’assessore regionale ai lavori pubblici, Enrico Melasecche -. L’intervento riguarda una porzione, di alto valore anche naturalistico, di circa 2 chilometri oggi fatiscente, in totale degrado e non più funzionante. Se ne ripristinerà l’utilizzo, da Cascia a Roccaporena, in luoghi dal forte connotato spirituale, religioso ed emozionale oltre che sportivo, fornendo un’alternativa pedonale al percorso stradale ed inserendosi nella rete escursionistica della Valnerina”.
Da Castelluccio a Norcia
“Il secondo sentiero – ha proseguito l’assessore Melasecche – prevede il ripristino del corridoio che da Norcia porta a Castelluccio e collega i due poli attrattori dal punto di vista storico, culturale ed ambientale, dalla forte e consolidata attrattività paesaggistica ed enogastronomica, in grado di esercitare importanti richiami turistici nelle diverse stagioni. L’intervento ha lo scopo di ripristinare e rendere fruibile l’antico collegamento che consentiva alla popolazione della frazione di Castelluccio di raggiungere in epoca remota a piedi e con animali da soma o da tiro il capoluogo. Questo collegamento appartiene agli itinerari benedettini della Valnerina, così come da Piano Paesaggistico Regionale e si va ad inserire in un percorso turistico-culturale e spirituale che lega non solo Norcia ma più in generale la Valnerina e l’Umbria”.
Finanziamenti e tempi di realizzazione
“Gli interventi – ha affermato l’assessore regionale alla programmazione economica e turismo Paola Agabiti – prevedono finanziamenti a favore dei due Comuni di Cascia e Norcia di 1 milione ciascuno nell’ambito del POR FESR 2014-2020 e sono legati a cronoprogrammi precisi che prevedono la progettazione esecutiva entro il 30 giugno 2021, l’inizio del lavori entro il 30 settembre 2021, la fine lavori entro il 30 settembre 2022. Si tratta di termini ordinatori – ha aggiunto Agabiti – che sarebbe quanto mai opportuno rispettare vista la necessità di rilanciare quei luoghi dal punto di vista turistico per favorire la ripresa e lo sviluppo che ci sarà dopo la cessazione della attuale pandemia e l’avvio della ricostruzione post-sisma”.