TERNI – In questo anno particolare in cui oltre al Covid il mondo piange la scomparsa di due grandi artisti, prima Sean Connery, l’indimenticabile primo James Bond, venuto a mancare il 31 ottobre, e poi l’italianissimo Gigi Proietti, scomparso il 2 novembre, Popoli e Religioni – Terni Film Festival non molla.
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Malgrado la chiusura di cinema e teatri la manifestazione si svolgerà in formato virtuale dal 7 al 15 novembre.
“Avremmo potuto cedere e rinunciare al festival – afferma Arnaldo Casali, direttore artistico – oppure farlo nonostante il Covid, noi invece abbiamo scelto una terza via: organizzare gli eventi con il Covid. È questa una prima ondata di festival che vedrà comunque protagonisti tanti ospiti da tutto il mondo che si collegheranno in diretta con noi”.
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Da segnalare oltre ad un doveroso omaggio al ‘Mandrake’ di Febbre da cavallo anche due appuntamenti tutti ternani; la proiezione del docufilm prodotto dalla Questura di Terni su Roberto Antiochia, giovane poliziotto ternano morto a Palermo per lottare contro la mafia e Nessuno è distanziabile.
Quest’ultimo film in gara in questa 16^edizione del festival realizzato dall’associazione ‘Povero Willy’ e girato con i ragazzi del CIRP di Porchiano di Monte, location nota per essere la seconda patria di Gigi Proietti. Un documentario in cui si incontrano disabilità e Covid e che sarà disponibile in streaming su Vimeo da domani, sabato 7 novembre.
Grandi appuntamenti per una manifestazione che non si è arresa a questo sfortunato 2020.