PERUGIA – La stagione del Teatro di Sacco prosegue con gli appuntamenti per il ciclo di spettacoli “Indizi 21.22“. Sabato 4 dicembre alle 18:00 presso la Sala Cutu “De Andrè e l’amore” di e con Mirco Bonucci e Maurizio Pasqui alla tromba.
Impossibile trovare in una canzone di De André una frase come: “Rose rosse per te“. L’amore viene declinato da Faber in molti modi, ma quasi mai parlando dei suoi affetti, piuttosto descrivendo ed empatizzando con quelli degli altri in particolare gli ultimi, i borderline. Le donne di De André non conducono vite morigerate e la loro morale è molto distante dalla visione borghese oppure sono vittima della violenza degli uomini.
L’amore è anche e soprattutto rimpianto, nelle canzoni più intimiste quasi una certezza che solo nel ricordo di una storia finita si possa trovare la vera essenza dell’amore.
Sabato 11 dicembre alle 21:00 sempre alla Sala Cutu il reading “La città delle donne” di e con Caterina Fiocchetti e Giulia Zeetti.
“In questa performance – si legge nella nota di presentazione – due attrici incontrano il mito: un regista e la sua immaginazione, lo cercano attraverso frammenti di film, i suoi bozzetti, aneddoti, canzoni, interviste, critiche cinematografiche, colonne sonore. Sceneggiature e personaggi dell’universo femminile felliniano provenienti dal profondo della sua immaginazione si intrecciano con le vicende biografiche del famoso cineasta. La selezione dei contenuti mette in evidenza una visione polarizzata, seppure in dialettica, di Fellini sul “femminile” che sembra discendere da un’eredità post fascista che trova ancora un’eco nel contesto sociale attuale: la donna è innocenza o lussuria, l’angelo del focolare o la femme fatale, la pazza o la bigotta, Giulietta (Masina) o Sandra (Milo), ma anche il Mito, la Magia, il Simbolo, la Dea. Indizi 21.22 manifesta – prosegue la nota – il come ci sentiamo tutti, in condizioni di fortuito precariato emotivo, sociale, economico, culturale, personale, trovandoci in un difficoltoso equilibrismo, non certo voluto e dunque involontario. Se la condizione di disequilibrio è foriera di processi artistici di grande efficacia, poiché principalmente in questa condizione diviene quasi “necessario” comunicare in chiave rappresentativa, allora forse si deve “utilizzare” l’arte performativa dal vivo per costruire processi che intervengano sulle problematicità, le mettano in evidenza e le rendano fruibili e condivise da tutta la comunità”.
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Ingressi: €15 euro; Ridotto €10 (over 60 e under 26) Info e prenotazioni anche WhatsApp al tel. 320.6236109. Si accede solo con Green Pass