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Dopo un anno di negoziati è tornato a Terni il Talamone

TERNI – E’ tornato il Talamone. L’imponente scultura di età romana, rinvenuta a Terni circa mezzo secolo fa ed esposta fino a ieri al Manu di Perugia, giovedì 9 gennaio è tornata in città e per la precisione all’interno del museo archeologico ternano.
“Per il momento è un prestito, ma stiamo lavorando per una soluzione più stabile e duratura. Altre amministrazioni – commenta Andrea Giuli, vicesindaco con delega alla Cultura – avevano in precedenza tentato l’impresa, senza riuscirvi. Noi ci abbiamo messo tutta la determinazione possibile”.

Ed è proprio Giuli a ricordare le tappe di questa “impresa”.
Far tornare a Terni il Talamone ha richiesto quasi un anno nel quale si sono susseguite telefonate, lettere,  incontri, riunioni, sopralluoghi.
“Debbo dire un grazie alla disponibilità e alla serietà – prosegue Giuli – del dottor Pierini, direttore del Polo museale regionale e della dottoressa Cenciaioli, direttrice del Manu di Perugia. Agli uffici comunali della cultura, del Turismo e delle Aree di pregio per aver seguito passo passo la vicenda. All’Ufficio Contratti del Comune per aver affrontato e risolto la questione di una copertura assicurativa del museo archeologico ternano, incredibilmente mancante”.
Tra i protagonisti di questo ritorno c’è il consigliere comunale Michele Rossi che è stato tra i primissimi a credere e a mettersi a disposizione affinché il Talamone tornasse a Terni.
Ma non finisce qui. Infatti nelle prossime settimane, al museo archeologico di Terni arriveranno sempre da Perugia alcuni reperti della necropoli preromana delle Acciaierie.
Alessandro Laureti

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