TERNI – Finalmente ha riaperto il parco Bruno Galigani di Cardeto, dopo oltre dieci anni dalla chiusura, nel marzo 2013. Questo polmone verde alla fine di via Battisti, era stata una delle spine nel fianco delle ultime amministrazioni. Viene riconsegnato alla cittadinanza, dopo annose lungaggini, da un’Amministrazione uscente, in pieno pre ballottaggio.
Eppure, intorno alle 10 di ieri mattina intorno al parco c’era un gran fermento, arrivavano persone da tutte le parti, soprattutto tante ragazze e ragazzi. C’era aria di festa e anche se ancora non manca il da fare – la riapertura odierna è parziale, la palazzina dove verrà realizzato il ristorante non è pronta – molto è stato fatto e si vede.
“Il parco è vostro” dice l’assessora Benedetta Salvati appena riaperto il cancello. Ed è proprio così. Un fiume umano si riversa dentro, tra curiosità, entusiasmo e qualche inevitabile perplessità. Passeggiando tra il verde, c’è una coppia seduta su una panchina, i ragazzi giocano già nel campo da calcio, un nonno spinge la nipotina sull’altalena: sembra come se non fosse passato neanche un giorno.
Il parco, la cui gestione è affidata a Terni Reti, è ovviamente cambiato. A sinistra dell’ingresso il casale è stato completamente ristrutturato, gli interni sono ariosi e luminosi. Di fronte c’è la grande struttura verde, da ultimare, e poco distante, si viene accolti da una meravigliosa aiuola fiorita realizzata dal Garden Club di Terni, insieme all’Associazione Pro Natura. Un lavoro che ha impegnato le socie nei mesi precedenti e di cui vanno, giustamente, orgogliose. “Si tratta di un’aiuola con piante che hanno poco bisogno di acqua, così si evita lo spreco di una risorsa preziosa in questa attuale crisi climatica” ci dice la presidente del Garden Club, Raffaela Mariotti. Non solo, qui verranno anche realizzate delle casette per ospitare gli uccelli. Proprio di fronte all’aiuola, ci sono i due campi da tennis mentre poco distante, si trova il campo di calcio a cinque e c’è una vasta area attrezzata con i giochi per i più piccoli. In mezzo c’è una struttura, transennata, che è ancora un cantiere. Più avanti l’effetto visibile di una cultura ambientalista che finalmente sembra prendere piede anche a Terni: un’intera area fiorita lasciata incolta, per attrarre gli impollinatori selvatici. Il parco del resto, si presta a progetti di educazione ambientale, considerata anche la vicinanza con molte scuole. La professoressa Teresa Ferrantini della Scuola Secondaria L. Da Vinci – O. Nucula ci raccontava infatti che l’Istituto ha già presentato un progetto per procedere alla mappatura di piante e arbusti del parco.
Molti bambini e bambine da oggi varcheranno il cancello del parco Galigani per la prima volta, gli adulti che già lo conoscevano, potranno beneficiare di nuovo di quest’area verde che viene restituita alla cittadinanza con i migliori auspici. Ieri mattina ovunque, era visibile quella riappropriazione spontanea che è il risultato dell’affetto e della nostalgia che finalmente trovano soddisfazione.