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Donatella Porzi: "Pronta la proposta di legge per creare il Parco archeologico e paesaggistico dell'Umbria"

PERUGIA – La consigliera regionale del Pd, Donatella Porzi, lavora da anni alla realizzazione di un disegno di legge per la creazione di un parco archeologico e paesaggistico “diffuso” nell’intera Umbria come strumento per far ripartire l’economia regionale attraverso un turismo “che protegga l’ambiente e valorizzi il territorio”.
“Sul disegno di legge che ho presentato lavoro da diversi anni grazie ad un’idea e alla proficua collaborazione con la professoressa Emanuela Biagetti – spiega Porzi – Il turismo soprattutto in questa fase di ripresa post emergenza, è un fenomeno di prossimità, legato alla scoperta degli itinerari nascosti e dei piccoli borghi meno frequentati. Un turismo che si è sviluppato come ‘minore’ e che può e deve affermarsi come strumento di valorizzazione del nostro territorio ricco di bellezza, storia e cultura. Il visitatore rimane affascinato dall’atmosfera, dai contatti umani oltre alle peculiarità che si possono trovare come siti archeologici, piccoli musei, palazzi, vie e piazzette. Tante anche le attività che possono essere svolte mettendo in rete i tanti  operatori culturali della nostra regione”.
 “Questo tipo di turismo – prosegue Porzi – può essere sviluppato e sostenuto da una adeguata organizzazione dei siti archeologici, sempre vicini ai piccoli borghi. In Umbria esistono 9 zone di interesse archeologico, 122 aree sottoposte a vincolo, 72 aree e beni archeologici di proprietà dello Stato vincolati e non, 3 mila siti archeologici puntiformi noti ed indiziati non sottoposti a tutela, 8 perimetrazioni di comprensori geografici interessati dal fenomeno della centurazione, tracciati relativi alla viabilità antica principale (Via Flaminia, Via Amerina, Via Orvietana, Via della Spina, Via Centrale Umbra); Aree relative al sistema di sfruttamento silvo-pastorale antico (tratture, pascoli, insediamenti d’altura fortificati); Regioni augustee, colonia latina e municipi romani. Si tratta di un patrimonio ricchissimo, ma anche il paesaggio umbro è del tutto originale: colline punteggiate di antichi borghi, il paesaggio agrario delle viti e degli ulivi, delle piantagioni di tabacco, dei campi ravvivati dai girasoli. Sembra naturale pensare che i reperti e il paesaggio siano interconnessi e che non possano essere considerati separatamente e soprattutto riletti nel presente.”
“Una ricchezza inestimabile dunque – continua Donatella Porzi – da valorizzare e non dissipare. E’ per questo che è necessario che la Regione, senza badare troppo alla paternità dei progetti, prosegua il lavoro avviato con il convegno del 19 novembre 2018 (http://consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie-acs/cultura-una-…), quando tracciammo la fotografia dei parchi archeologici dell’Umbria e gettammo le basi per il progetto del Parco diffuso. Un progetto che incontrò numerosissime lettere di adesione, da parte dei Comuni, negli anni 2010/2011 quando il confronto venne avviato anche con il ministero dei Beni culturali e che deve riprendere, tanto più in questa fase”.

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