CITTA’ DI CASTELLO – Si è aperta oggi, 1 settembre, a Città di Castello, la XXIII mostra del Libro antico e della stampa antica, in programma fino a domenica 3 settembre a palazzo Vitelli a Sant’Egidio. La rassegna, fra le prime quattro a livello nazionale di questo genere è organizzata dall’associazione Palazzo Vitelli con il supporto del Comune di Città di Castello e il patrocinio della Regione Umbria.
Sono 40 gli espositori provenienti dall’Italia e dall’estero, distribuiti in 35 stand, che proporranno rarità della produzione libraria, dell’incisione e della cartografia provenienti da tutto il mondo. Il bibliofilo raffinato e di elevato livello è sempre alla ricerca della rarità. Si accontenta di un multiplo a stampa purché di pregio e raro ma si esalta di fronte all’ “unicum”. La Mostra Mercato di Città di Castello è anche particolarmente apprezzata per le attività a latere originali, di contenuto elevato, con autori e relatori specialisti della materia trattata. Da segnalare domani mattina, sabato 2 settembre, subito dopo il taglio del nastro alle ore 9,30, sarà portata alla ribalta la storia della tradizione tipografica tifernate, attraverso la ricerca scientifica dalla professoressa, Giovanna Zaganelli, ordinario di Semiotica del testo e direttore del centro di studi internazionale sul rinascimento dell’Università per Stranieri di Perugia, sulle tipografie-editrici dislocate tra Otto-Novecento a Città di Castello, che hanno fatto da culla alla nascita di un comparto divenuto poi punto di riferimento internazionale. Nell’occasione sarà presentato il libro stampato dalla società Pliniana Editrice: “Far parlare i numeri. Libri di conti, registri, diari e altre forme di racconto quotidiano per una critica testuale delle testimonianze tipografico-economiche del tifernate”, che rientra nell’ambito della più ampia ricerca “Per una storia dei tipografi e librai: l’Alta Valle del Tevere”, sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia, e che ha già al suo attivo due volumi, Tipografi, Librai, Illustratori. Uno sguardo alle arti editoriali (2014) e Alla ricerca dell’Eneide stampata in Civitate Castelli nel 1539. Storie, percorsi, ipotesi (2019). Autori, Giovanna Zaganelli, Luca Padalino, dottorando in Scienza del Libro e della Scrittura, Università per Stranieri di Perugia, Université Toulouse- Jean Jaurès. Lo studio rappresenta un’indagine che, condotta presso archivi tifernati, nazionali e internazionali, e riguardante materiali prodotti dalle tipografie-editrici dislocate tra Otto-Novecento in Umbria, particolarmente a Città di Castello, intende studiare l’identità e la struttura di documentazione commerciale-finanziario-economica. Si tratta di materiali non strettamente letterari o scientifici, ma che accompagnano la produzione libraria, accademica e culturale in senso ampio, come ad esempio, libri di conti, relazioni sulla gestione e il bilancio, libri mastri delle tipografie-editrici, carteggi fra case editrici e committenti universitari, contratti e altro. Il volume si colloca perciò in un quadro che potremmo riassumere con il binomio letteratura e denaro: 1 il denaro come responsabile della nascita, della crescita e del dismettersi della produzione letteraria e libraria; 2 il denaro come orientativo di generi testuali, e infine 3, il denaro come filo conduttore dei racconti economici. La novità dell’indagine consiste nell’approccio che è stato dato: si studiano infatti i documenti non tanto come testimonianze storiche, certamente interessanti, quanto piuttosto come testi, come una specifica produzione scrittoria che può essere analizzata quindi attraverso la lente della semiotica e della critica letteraria. Ciò ha permesso di rintracciare, al di sotto di un discorso fatto sostanzialmente di numeri (documentato all’interno del volume), al di sotto di una superficie composta spesso da format commerciali e da secche note informative, dei racconti di vita quotidiana. Con dei soggetti (singoli, plurali, collettivi) che si muovono alla ricerca di obiettivi specifici, con dei programmi narrativi specifici, e allo stesso tempo con degli anti-soggetti pronti a ostacolare questi obiettivi. Con dei soggetti che scrivendo lasciano tracce consistenti del proprio io. Insomma abbiamo individuato la vita di tutti i giorni rappresentata dalle sintesi numeriche, dalle cifre, dai conteggi, dalle entrate e dalle uscite.
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La XXIII Mostra del Libro antico e della Stampa Antica potrà essere visitata a ingresso libero a palazzo Vitelli a Sant’Egidio sabato 2 settembre, dalle ore 9.30 alle ore 19.30 (con l’inaugurazione ufficiale della manifestazione alla presenza delle autorità, cui seguiranno le conferenze legate agli eventi collaterali), e domenica 3 settembre dalle ore 9.30 alle ore 19.30. Per informazioni sarà a disposizione la segreteria dell’evento all’indirizzo di posta elettronica libroanticocdc@gmail.com e ai recapiti telefonici 338.9779751 e 075.8555757. Programma e dettagli della manifestazione sono disponibili sul sito web www.mostralibroantico.it.