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Domani i “Solisti Veneti” al 54° Festival delle Nazioni interpretano Grieg, Vivaldi e Tartini

CITTA’ DI CASTELLO – Un dialogo tra musica italiana e musica norvegese: è la chiave di lettura del concerto dei Solisti Veneti  al 54° Festival delle Nazioni dedicato alla Norvegia, in programma domani, giovedì 2 settembre alle ore 21.00 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello.

IL PROGRAMMA DEL CONCERTO

La prestigiosa compagine veneta, guidata dal suo direttore artistico e musicale Giuliano Carella, proporrà un programma che affiancherà due splendidi brani di Edvard Grieg, la melodia elegiaca Våren (L’ultima primavera) e la Holberg Suite op. 40 alle musiche veneziane di Giuseppe Tartini e Antonio Vivaldi, di cui la formazione cameristica è interprete di riferimento. La parte ‘italiana’ del programma vedrà impegnato nella veste di solista il flautista Massimo Mercelli, con la partecipazione di Ernest Hoetzl al clavicembalo.

La musica di Edvard Grieg (1843-1907) aprirà e chiuderà il programma musicale della serata: il concerto comincerà sulle note della splendida melodia di Våren: in origine un Lied su testo del poeta norvegese Aasmund Vinje, pubblicato nel 1880, poi trascritto per orchestra d’archi, con una strumentazione di eccezionale bellezza, colma di sfumature e di colori inaspettati per una sonorità di soli archi. La chiusura è invece affidata alla suite From Holberg’s Time. Suite in the Olden Style op. 40 per orchestra d’archi, un brano nato per celebrare il secondo centenario della nascita, nel 1884, dello scrittore, filosofo e drammaturgo Ludwig Holberg, considerato il padre della letteratura danese. Il richiamo al mondo musicale settecentesco con le sue forme di danza è solo apparente e fa da cornice d’epoca a una musica interamente composta secondo il moderno stile di Grieg.

Di Antonio Vivaldi si ascolteranno i primi tre Concerti per flauto, archi e basso continuo tratti dalla raccolta op. 10, pubblicata nel 1728 dall’editore di Amsterdam Michel-Charles Le Cène. Si tratta di una delle prime raccolte di lavori solistici per questo strumento: fu proprio il Prete Rosso infatti a portare il flauto alla ribalta dello stile concertante, grazie questa e altre serie di concerti che segnano una tappa fondamentale nell’emancipazione tecnica ed espressiva del traversiere. In particolare, questi tre Concerti sono identificati da un titolo descrittivo: il modello, infatti, è la musica drammatica e figurativa già ampiamente sperimentata nei grandi lavori violinistici precedenti: il n. 1, in fa maggiore, è denominato La tempesta di mare; il n. 2, in sol minore, La notte mentre il n. 3, il re maggiore, è noto con il titolo di Il gardellino.

Appartenente alla generazione successiva, Giuseppe Tartini (1692-1770) è un altro violinista veneto che si mette in luce a livello internazionale per l’originalità dello stile e la speculazione teorica. Tartini non scrisse mai, probabilmente, Concerti per flauto, ma già nel Settecento virtuosi di questo strumento avevano preparato delle trascrizioni dei suoi Concerti per violino, che circolavano in copie manoscritte. Il Concerto in sol maggiore, proposto in questo programma, era in origine un Concerto per violino in la maggiore, trasportato un tono sotto per la maggior comodità del flauto traversiere.

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L’accesso al concerto sarà consentito esclusivamente alle persone munite di Green Pass. La certificazione dovrà attestare di aver fatto almeno una dose di vaccino oppure essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti la data dell’evento oppure di essere guariti da COVID-19 nei 6 mesi precedenti. I biglietti per il concerto (intero € 25,00, ridotto € 20,00) sono in vendita nella biglietteria di Città di Castello aperta dalle 11.00 alle 3.00 e dalle 16.00 alle 18.00. Per ulteriori informazioni, 075 8521142, ticket@festivalnazioni.com, www.festivalnazioni.com.

 

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