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Domani e sabato l’arte sincera e spensierata di Docchia in mostra allo Spazio CEC di Perugia

PERUGIA – Inaugurata lo scorso venerdì 12 luglio, potrà essere visitata domani, venerdì 18, e sabato 19 luglio  dalle ore 19 alle 20 allo Spazio CEC di Perugia la mostra dell’artista umbro Alessandro Angeli, in arte Docchia.

LA MOSTRA

La mostra si suddivide in due sezioni: una parte dedicata alle sue tele e l’altra riservata alle sue sculture realizzate sapientemente e con grande maestria e capacità artistica in legno.
“Le opere di Docchia, che rappresentano figure dinamiche ricche di colori saturi capaci di dare il senso del movimento, espressione di una realtà interiorizzata – si legge nella presentazione – ci rammentano che ciò che conta è l’essenza, è l’anima delle cose. 
La mostra personale Faces sta a indicare i volti e le facce che vengono raffigurate con una rinnovata composizione pittorica che non rappresenta fedelmente forme e figure reali, ma stilizzate, creando immagini fantastiche e quasi oniriche. Il suo stile apparentemente semplice caratterizzato da immediatezza e ispirato dal disegno istintivo, primordiale e incontaminato, attiva direttamente energia emotiva”.

Il giornalista Francesco Castellini ha spiegato: “Docchia lo si potrebbe definire un ricercatore di attimi indelebili, capace come pochi di saper cogliere e riportare nell’attualità del gesto e del momento, quegli elementi essenziali che riescono a fermare nella loro staticità e unidimensionalità un equilibrio e un movimento perpetuo. Le sue opere sono la sintesi di quel prodotto umano che per esistere ha bisogno di interfacciarsi con il suo interlocutore, senza per questo dover far ricorso alla tridimensionalità dello spazio e all’unicità del tempo, corruttibili e mutanti proprio perché appartenenti al modello di percezione cartesiana del mondo, nella quale si riteneva a torto che le immagini debbano essere necessariamente una riproduzione fedele della realtà. Una ‘scuola’, un modo di rappresentare la vita, che annovera fra i suoi allievi gente come Wassily Kandinsky, Paul Klee, Paul Gauguin, Paul Cézanne, Pablo Picasso; primi della classe a manifestare l’esigenza di esprimere l’energia emotiva superando definitivamente la dimensione prospettica in una modalità espressionista della pittura”.

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