Dodici chilometri tra i boschi, poi l'incanto

PERUGIA – Forse le condizioni meteo non erano le più adatte per godere di panorami incantevoli e soprattutto dei colori dell’autunno, ma un gruppo di “coraggiosi” non ha esitato a rispondere all’appello della guida Massimiliano Cremona per un’escursione tra la nebbia su un percorso che a tratti rendeva il passo pesante per il fango accumulato sotto agli scarponcini. Ma la fortuna a volte aiuta gli audaci e a conclusione del percorso ad anello di 12 chilometri tra i boschi di Castel del Piano, il cielo ha lasciato spazio a un finale sorprendente: ad attenderci nel programma della guida c’era Villa Aureli, che il Conte Sperello Aureli (1722-1791) volle in queste forme alla metà del Settecento.

 

Arricchita da un giardino all’italiana, la residenza oggi appartiene nientemeno che ai discendenti di Dante Alighieri. D’improvviso con l’arrivo del sole, ci si è immersi letteralmente in un’altra dimensione tra antiche testimonianze di un passato aureo, il bel giardino all’italiana e una accoglienza gentilissima che ci ha fatto scoprire pagine di storia di cui pochi sono a conoscenza.

Villa Aureli, un'oasi fra il cemento tutta da scoprire

Ma il fatto eclatante in sé è che di colpo sul tragitto che normalmente si percorre magari ogni giorno, a ridosso dell’abitato di Castel del Piano, si apre questa imprevedibile e imprevista finestra su meraviglie che nessuno degli escursionisti poteva aspettarsi. Un brindisi con un ottimo vino che – ci hanno assicurato – non contempla nessun tipo di additivo, sguardi incantati e sorrisi per la graditissima sorpresa, hanno concluso l’incantevole esperienza.

Claudio Bianconi: Arte, cultura, ma soprattutto musica sono tra i miei argomenti preferiti. Ho frequentato il Dams (Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema). Tra i miei altri interessi figurano filosofia; psicologia archetipica; antropologia ed etnologia; fotografia-video; grafica, fumetti, architettura; viaggi.