Doctor 3 all’Auditorium di Foligno per un viaggio nella memoria dedicato a Mario Guidi

FOLIGNO – Il concerto che si è tenuto ieri sera all’Auditorium San Domenico di Foligno è stato un bel modo per onorare la memoria di Mario Guidi – importante figura del jazz internazionale – e padre del pianista Giovanni, forgiatosi sotto la sua guida e di musicisti tra gli altri proprio come Danilo Rea, Fabrizio Sferra ed Enzo Pietropaoli.

Mario Guidi

Gli Amici della Musica di Foligno hanno organizzato questo appuntamento che ha coinciso con l’istituzione di una borsa di studio intitolata allo stesso Guidi, che all’inizio degli anni ‘90 si inventò la figura del manager – che ancora non esisteva nel jazz – e che lo ha portato ad avere al suo fianco musicisti come Enrico Rava, Doctor 3, Paolo Fresu, Stefano Bollani, John Scofield, Steve Swallow, Carla Bley e Bill Frisell e ad assumere la vicepresidenza dell’Associazione nazionale IJN legata alla Federazione Nazionale Il Jazz Italiano.

La locandina dell’evento

Ma come ha ricordato Enzo Pietropaoli durante la serata il pregio maggiore del manager era quello di inventarsi formazioni come forse nessun altro; a tal proposito ha ricordato quella storica costituita da Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Roberto Gatto e lo stesso Pietropaoli.

La serata è iniziata con la proiezione di alcune foto dello scomparso manager ed è stata introdotta dal Presidente dell’associazione Amici della Musica di Foligno Giorgio Battisti; in sala anche la moglie, il figlio Giovanni ed il direttore artistico di Umbria Jazz Carlo Pagnotta, che commosso ha ricordato la figura dell’amico.

Prima del concerto è intervenuto anche il direttore del Conservatorio Francesco Morlacchi di Perugia Luigi Ciuffa che ha spiegato come la borsa di studio Mario Guidi sarà destinata ai diplomati dei corsi jazz dei conservatori italiani.

Poi sul palco sono saliti i musicisti – che in questa occasione hanno rinunciato al loro cachet – Danilo Rea al pianoforte, Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria, ossia Doctor 3.

Danilo Rea
Enzo Pietropaoli
Fabrizio Sferra

Il concerto è stato, come nella migliore tradizione delle esibizioni della formazione – che come ha ricordato il Presidente dell’associazione Amici della Musica di Foligno Giorgio Battisti, quest’anno celebra 25 anni di attività – molto coinvolgente.

Una delle prerogative della proposta dei tre amici è sempre stata quella di saper mescolare le carte, con taglio personale, mettendo sul piatto riletture di musica rock e cantautorale – si veda a riguardo il loro recente progetto interamente dedicato a Lucio Battisti Canto libero – parti originali e standard jazz.

Per questo a volte non è semplice cogliere tra le pieghe dell’esibizione i riferimenti alla musica più disparata, mirabilmente celati dal tema principale o da assoli dei protagonisti.

Così durante la prima parte ho potuto cogliere Cheek to cheek, frammenti di Maramao perché sei morto, Nearness of you, Your song di Elton John o ancora Love is a many splendored thing, con un bell’assolo di Pietropaoli al contrabbasso.

Sicuramente tra le citazioni dei circa 30 minuti, eseguiti senza soluzione di continuità, molte me ne saranno sfuggite o non ho fatto in tempo ad annotarle, assorto nell’ascolto.

Ancora Time after time di Cindy Lauper che stregò anche Miles Davis – tanto da inserirla nell’album You’re under arrest – unita ad Andiamo a lavorar dal film Biancaneve e i sette nani.

Quindi una pausa, per parlare ancora di Mario Guidi nel ricordo dei tre protagonisti della serata ed il concerto è ripreso prima con You’ve got a friend di Carole King e portata al successo da James Taylor, quindi Stairway to heaven dei Led Zeppelin – eseguita in piano solo – per concludersi con Every breath you take dei Police.

Richiamati sul palco i musicisti sono saliti accompagnati dal figlio di Mario Guidi Giovanni, per un ideale ultimo abbraccio all’amico e collaboratore scomparso.

Doctor 3 e Giovanni Guidi

Una piacevole serata di musica con tre tra i migliori jazzisti italiani, nel segno della solidarietà e nel ricordo di un pioniere del jazz.

Da sinistra Luigi Ciuffa, Fabrizio Sferra, Carlo Pagnotta, Giovanni Battisti, Maria Rita Cacchione, Giovanni Guidi, Danilo Rea, Marco Scolastra Battisti ed Enzo Pietropaoli

La foto finale con tutti sul palco è presa dalla pagina Facebook dell’Associazione Amici della Musica di Foligno.

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.