FOLIGNO – Dici Budino e pensi al presepe d’autore: quello con la Valle Umbra dentro, con le sue attrazioni monumentali ma soprattutto con la tradizione della nostra regione. Nella piccola frazione folignate si rinnova la magia della Natività in miniatura, dove tutti i suoi personaggi sono in movimento e dove il giorno si alterna alla notte, in un crescendo di suggestioni ed emozioni.
L’artefice di questo presepe è come sempre Bruno Adriani, che da decenni riesce a coinvolgere bambini, ragazzi e meno giovani intorno alla creazione di uno scenario che è praticamente immenso, costruito in una struttura prefabbricata a due passi dalla chiesa frazionale lungo l’antico tracciato della Flaminia, quello che collega Foligno a Bevagna. E dove il lavoro non si ferma mai, anche durante il resto dell’anno. “E’ davvero la passione che ci guida – ci racconta Adriani – ogni anno il nostro allestimento si arricchisce di qualcosa di nuovo per far sì che ai visitatori venga proposto sempre qualcosa di diverso”.
E infatti tutto quello che si guarda con ammirazione è il frutto del lavoro di decine di amanti dell’arte del presepe e della manualità, con la caratteristica principale di presentare il paesaggio attraverso la tipica cultura contadina umbra. Personaggi e animali sono impreziositi da oltre 150 movimenti meccanizzati che mostrano i mestieri umbri di un tempo. Novità del 2019 è l’inserimento della Rocca di Spoleto e del Ponte delle torri, riprodotti così fedelmente in ogni dettaglio da farli apparire quasi reali in quell’orizzonte in cui si risconoscono anche Assisi, Collepino, Spello, Trevi…
Dal falegname al pastore, dal contadino al norcino con i prodotti della lavorazione del maiale appesi a stagionare. Ti perdi ad ammirare tutti i dettagli, mentre la notte cala pian piano e tutti si fermano per riposare. La capanna con la Sacra Famiglia domina la scena ma è l’ultima ad apparire al visitatore, che viene prima invitato a compiere una sorta di cammino nella Valle Umbra del tempo che fu.
Peraltro Bruno Adriani si è reso anche protagonista della realizzazione del presepe nell’atrio dell’ospedale di Perugia: oltre 400 statuine in movimento realizzati in collaborazione con i frati della cappellania del “Santa Maria della Misericordia”. Quest’anno è Gubbio protagonista nella ricostruzione della Natività artistica, dopo che in passato era toccano a Spoleto, Trevi, Spello, Sellano e Castelluccio.