Deruta, 250 mila euro per il Museo regionale della ceramica

Un bellissimo scorcio dall'alto del Museo regionale della ceramica di Deruta (foto Federico Munzi)

DERUTA – Ufficializzati dal sindaco Michele Toniaccini i 250mila euro assegnati al Comune di Deruta dalla Regione Umbria per rendere il Museo Regionale della Ceramica più fruibile garantendo e potenziando gli standard qualitativi in termini di sicurezza e utilizzo.  Ne avevamo parlato su Vivo Umbria nell’intervista con il direttore del Museo, professor Francesco Federico Mancini. In sostanza, è previsto un sistema di conteggio elettronico delle persone e di distanziamento, oltre ad aule per la didattica, anche on line, rafforzamento delle varie reti wi-fi e wireless e collegamento della “casa della cultura” con il museo.

Museo regionale della ceramica di Deruta

“Questa assegnazione da parte della Regione Umbria – commenta il sindaco, Michele Toniaccini – conferma da un lato la grande capacità degli uffici comunali di proporre progetti efficaci; dall’altro, la validità della scelta, fatta a suo tempo, di puntare sul Museo regionale della ceramica, quale elemento strategico per lo sviluppo economico, culturale e turistico del territorio. Una scelta che si è dimostrata, fin dall’inizio, vincente, a partire dalla nomina del direttore, Francesco Federico Mancini che sta apportando grandi cambiamenti e nuove strategie. Stiamo costruendo una nuova offerta museale ancor più valida, sicura, innovativa e altamente attrattiva, sia tenendo conto dell’attuale situazione pandemica, sia in vista di un ritorno a un minimo di normalità”.

Il sindaco di Deruta e presidente Anci, Michele Toniaccini

“Il finanziamento – commenta il direttore del Museo, Francesco Federico Mancini – copre un’esigenza di ammodernamento del Museo Regionale della Ceramica, che dopo 23 anni dalla sua apertura, aveva assolutamente bisogno di interventi riguardanti non tanto l’assetto museografico ed espositivo, bellissimo e ancora perfettamente attuale, quanto l’impiantistica e la tecnologia. Oggi non si può fare a meno di strumentazioni che consentano il controllo, anche a distanza, delle circa 30 sale di cui è dotato il Museo. Quanto al collegamento con la casa della cultura, ciò risponde all’esigenza di dare nuova vitalità e slancio a un attrattore della città, attualmente sottoutilizzato, ma dalle grandi potenzialità”.

GLI INTERVENTI

Nel dettaglio, gli interventi previsti riguardano il sistema di videosorveglianza che tuteli il patrimonio storico-artistico, ma anche, alla luce della pandemia da Covid-19, che monitori i flussi dei visitatori all’ interno delle sale, con l’ausilio di telecamere con funzione di conteggi  e misurazione della temperatura corporea, rispettando e favorendo così il divieto di assembramento nei luoghi pubblici.

Sistema di allerta vocale, inoltrato dalla biglietteria, che interagisca e indirizzi visitatori a un comportamento consapevole e al rispetto delle direttive anti Covid.

Potenziamento delle varie reti, wireless e wi-fi, su tutta la superficie espositiva, così da poter garantire la migliore funzionalità della sala multidisciplinare, degli open space didattici oltre che della Biblioteca Specialistica, consentendo servizi aggiuntivi da remoto, sia per progetti digitali, sia per l’apprendimento on-line e per i corsi di formazione.

Rifunzionalizzazione e potenziamento della sala conferenze nell’adiacente “Casa della cultura”, attraverso il collegamento diretto con il museo, tramite la copertura dell’attuale scala esterna posta nell’Area Archeologica delle Fornaci di San Salvatore.

Sistemazione del terrazzo esterno, adeguandolo alle normative di sicurezza che si andrà ad aggiungere ai servizi educativi  museali pensati per il pubblico dei più piccoli a oggi limatati dall’emergenza pandemica.

Redazione Vivo Umbria: