Dentro la Zona Rossa, con molto imbarazzo

PERUGIA – Pare respirala quella desolazione. Si percepiscono i silenzi. I passi tra le macerie e lo sconforto di una inquadratura impietosa di una stanza da letto sventrata nell’intimità. Foto in bianco nero a formare un viale di dolore, di solitudine, di abbandono, messe insieme in un puzzle di distruzione che ferma il tempo, dopo il terremoto del 2016. Qua e là immagini a colori che invece riportano un segno di accennata rinascita. Poche. Troppo poche.
 

Il giornalista Diego Aristei

Ci sono dei totem che rammentano numeri del disastro troppo in fretta dimenticati: 299 morti, 365 feriti, 2.509.000 tonnellate di macerie, 49 mila sfollati, 340 mila case colpite e inabitate che hanno portato 8.100 persone a vivere nelle cosiddette Sae, soluzioni abitative d’emergenza. Ci sono anche testimonianze dei terremotati, fedelmente riportate fra virgolette, che si commentano da sole.

 

 
La mostra che domani alle quattro e mezzo del pomeriggio apre al Cerp della Rocca Paolina a Perugia è un reportage giornalistico per immagini compiuto dentro la Zona Rossa, dentro il cratere impietosamente disegnato dal sisma. Un viaggio di tre mesi, da agosto a ottobre dello scorso anno, che attraversa le Marche, l’Umbria, il Lazio e concludersi in Abruzzo, 8mila chilometri quadrati di territorio coinvolti dal sisma. A compierlo Diego Aristei, giornalista, Claudio Campodifiori e Marco Francalancia fotografi, Lucio Piermaria cineoperatore. “Man mano che procedevamo – confessa Diego Arsieti – rimanevamo increduli nel vedere che tutto è per gran parte fermo a quattro anni fa. Macerie, tetti crollati, paesi abbandonati. Personalmente posso dire che è stata un’esperienza che mi rimarrà per sempre dentro. Per il resto il nostro è un documento che lasciamo come riflessione a più livelli e che chiede risposte. E coinvolgimento. A partire dalle iniziative che chiameranno qui le scuole. Ci saranno anche dibattiti e incontri durante il periodo in cui la mostra resterà aperta”.
Mentre procedono i lavori per l’inaugurazione e si sistemano gli ultimi pannelli, vieni avvolto da un senso di disagio, di imbarazzo, di fronte a tanto colpevole abbandono. E senso di gratitudine per chi queste sensazioni e amare certezze è stato capace di fartele provare.
La conferenza stampa: i presenti
Ce n’era bisogno. A dimostrarlo una delle conferenza stampa più partecipate sia per chi stava al tavolo, sia per chi era seduto a prendere appunti. L’ufficio stampa della Provincia di Perugia, sempre professionale, ci aiuta nel ricordare tutti in questo suo comunicato.
“Alla presentazione ufficiale erano presenti, tra gli altri, Francesco De Rebotti presidente Anci Umbria, Nicola Alemanno sindaco di Norcia e coordinatore cabina di regia coordinamento nazionale sisma Anci Umbria, Silvia Bernardini, presidente Anci Umbria ProCiv, Erika Borghesi in rappresentanza della Provincia, Marica Mercalli, direttore Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Stefano Nodessi Proietti della Direzione Governo del territorio, Ambiente, Protezione civile della Regione Umbria, Anna Pistoletti dell’Ufficio Scolastico Regionale, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia, Stefano Mancini, il direttore di Ance Perugia, Walter Ceccarini e il consigliere di Federfarma Umbria, Gianfranco Rossi, titolare di una farmacia a Norcia. In rappresentanza dell’Ordine dei Giornalisti umbri era presente Massimo Angeletti”.
Gli interventi
Regnava lo sconforto. In alcuni. Diamo anche qui qualche numero per spiegare: dalla scossa ad oggi, quattro commissari straordinari, in quattro governi, in tre anni e mezzo e cinque decreti leggi ad hoc, si fa per dire.
La nota stampa. “E’ stata la consigliera Borghesi, nel portare i saluti del presidente Luciano Bacchetta, ad aprire gli interventi: ‘La Provincia ha accolto con piacere l’iniziativa dell’Anci accogliendo questa importante mostra gli spazi del Cerp. E’ la testimonianza che laddove le istituzioni collaborano tra di loro è possibile realizzare importanti eventi che in questo caso coinvolgono l’intera regione. La Provincia nei giorni del terremoto si è attivata per cercare di alleviare i disagi legati prevalentemente alla viabilità. Un tema quello del terremoto sul quale bisogna tenere alta l’attenzione e questa iniziativa sarà certamente un contributo’.
“Questo evento non vuole rimanere fine a se stesso – ha infatti rimarcato De Rebotti – ma deve servire a smuovere le coscienze e ridare a questi luoghi una speranza. Dal nuovo commissario per la ricostruzione ci aspettiamo un lavoro rapido che dia impulso alla ricostruzione medesima anche per la peculiarità del cratere che vede 140 comuni coinvolti. Servono azioni mirate,puntuali e non generalizzate che tengano conto delle specificità dei territori colpiti”.
Ed è sulla speranza affiancata da testimonianza ed esperienza che Alemanno ha aperto il suo intervento. “L’Italia è un paese che non dispone di un modello unico di gestione delle emergenze, ma spesso è colpito da calamità naturali che lasciano seri danni. Disponiamo di una Protezione Civile utilissima, molto preparata che sembra una macchina da guerra nel gestire la fase dell’emergenza. Dopodiché la ricostruzione, al contrario, proceda lenta e piena di burocrazia. Questa iniziativa di Anci è un piccolo mattone nel muro della speranza e dobbiamo continuare ad alimentare la conoscenza “.
Della discrepanza tra gestione dell’emergenza efficace ed efficiente e la ricostruzione lenta e farraginosa ha parlato anche Mercalli la quale si è soffermata sull’ambito dei beni culturali. “Nell’area umbra siamo riusciti a mettere in sicurezza 38 edifici, 6400 opere sono conservate nel deposito di Santo Chiodo e a 1000 opere mobili abbiamo effettuato il primo intervento di restauro. La salvaguardia del patrimonio è importante – ha sottolineato Mercalli – poiché i beni culturali sono un patrimonio di inestimabile valore che si lega al rilancio turistico di questi luoghi che hanno subito un decremento di visitatori”. 
Nodessi Proietti, fresco di nomina alla Direzione Governo del territorio, Ambiente, Protezione civile della Regione Umbria, come esperienza nel territorio del 1997 ad Assisi non ha rilasciato dichiarazioni, ma ha semplicemente detto che “il mio primo pensiero al mattino è velocizzare la ricostruzione collaborando insieme ai tecnici”. 
Il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Perugia Mancini ha messo in evidenza “la carenza di personale negli uffici preposti ed occorrerebbero maggiori risorse per la ricostruzione che ci deve far ritrovare un senso di comunità”. Anche il presidente ha messo in evidenza la troppa burocrazia che rallenta e complica il lavoro”. 
 Durante la conferenza stampa c’è stata la commossa testimonianza del dottor Rossi, titolare della farmacia di Norcia (che è in un container messo a disposizione da Federfarma) che per scelta ha deciso di non abbandonare il paese per il senso di attaccamento e gratitudine ai cittadini che la abitano”. 
I promotori
Meritano di essere ricordati. Non soltanto per aver dato le gambe a questo progetto dal punto di vista logistico, ma perché enti direttamente coinvolti: Anci Umbria, Anci Umbria ProCiv, Provincia di Perugia, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, di Anci, dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia. Sostegno di Regione Umbria-Assemblea Legislativa, Ance Perugia, Federfarma Umbria e Cooperativa “L’Incontro”.
Il programma 
Diego Aristei, a nome di tutti i suoi compagni di viaggio, ha tenuto a sottolineare il fatto che la mostra, in quanto reportage, vuole lasciare più tracce possibili del suo passaggio. Da qui, queste iniziative che ne sono una diretta derivazione.
mercoledì 26 febbraio
ore 15.00
CERP – Centro Espositivo Rocca Paolina
“Ruoli e organizzazione di Protezione Civile
in virtù del D.lgs 1/2018
Il ruolo delle Autorità territoriali di protezione civile nelle attività
di pianificazione ai diversi livelli territoriali”
 
modera Silvia Bernardini, Presidente di ANCI Umbria ProCiv e coordinatrice
della Commissione Protezione Civile di ANCI Umbria 
 
apertura dei lavori Francesco De Rebotti, Presidente di ANCI Umbria
saluti:
Luciano Bacchetta Presidente della Provincia di Perugia
Giampiero Lattanzi Presidente della Provincia di Terni
Stefano Nodessi Proietti Direttore dell’Area Governo
del Territorio, Ambiente e Protezione Civile della Regione Umbria
intervengono:
Borislav Vujovic
Dirigente del Servizio Organizzazione e Sviluppo
del Sistema di Protezione Civile della Regione Umbria
Gianluca Spoletini
Vice Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia
“Il ruolo dell’ingegnere in protezione civile e nella pianificazione”
Antonio Ragonesi
 Responsabile dell’ Area Ambiente, Territorio e Prot Civile di ANCI Nazionale
“L’esperienza di ANCI Nazionale
nel progetto PON 2014-2020 delle regioni meridionali”
Paola Carmela Pagliara
Dirigente Servizio Pianificazione del D.P.C.
“Ruolo e responsabilità del Sindaco
in ambito di pianificazione di protezione civile”
 
È prevista una visita alla mostra presso i locali del CERP
 
venerdì 28 febbraio
 
ore 16.00
 
Sala del Consiglio Provinciale – Piazza Italia
 
“#terremoto2016 #beni culturali:
tutela e valorizzazione
tra presente e futuro”
 
modera Vittoria Garibaldi
già Direttore Regionale per i Beni Culturali dell’Umbria
 
intervengono:
Marica Mercalli
Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria 
Paola Refice
Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
per le Province di Frosinone, Latina e Rieti.
Giuseppe Cassio
Storico dell’arte, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti
e Paesaggio per le Province di Frosinone, Latina e Rieti
Pierluigi Moriconi 
Storico dell’arte, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti
e Paesaggio per le Marche
Maria Alessandra Vittorini
Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
per la città dell’Aquila e comuni del cratere
Bernardino Sperandio Fotografo 
Romano Cordella Storico 
Luca Ferrucci
Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese 
dell’Università degli Studi di Perugia 
Paolo Verducci
Professore Associato in Progettazione Architettonica
dell’Università degli Studi di Perugia
 
È prevista una visita alla mostra presso i locali del CERP
 
venerdì 6 marzo
 
ore 9.00
 
Sala del Consiglio Provinciale – Piazza Italia
 
“Zona rossa: viaggio nel terremoto 2016.
Dinamiche, ruolo ed etica di una corretta
informazione. La notizia e il reportage”
 
modera Roberto Conticelli
Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria
 
intervengono:
Giancarlo Trapanese Giornalista caporedattore Rai Tre Umbria 
Elena Polidori Giornalista de “La Repubblica”
Nicoletta Tilioacos Giornalista de “Il Foglio”
Diego Aristei Giornalista
 
È prevista una visita alla mostra presso i locali del CERP
 
martedì 10 marzo
mercoledì 11 marzo   
 
ore 9.00
 
CERP – Centro Espositivo Rocca Paolina
 
ZONA ROSSA ospita il Progetto RESISM
rete interregionale di iniziative di divulgazione per la riduzione del rischio sismico. 
Grazie alla collaborazione tra ANCI Umbria Prociv e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia sarà allestita una piattaforma vibrante in grado di mostrare gli effetti del sisma sugli edifici e saranno tenuti seminari e workshop
a cura di Giovanni Manieri (rete RESISM)
 
RESISM è un progetto nato da un accordo tra fra Istituti Superiori di secondo grado per la creazione di una rete di Istituzioni scolastiche rivolta alla riduzione del rischio sismico: dalla divulgazione delle conoscenze scientifiche dei fenomeni sismici alla realizzazione e produzione di materiali didattici divulgativi, modelli scientifici, materiali multimediali, simulazioni ed esercitazioni per la diffusione della cultura sismica.
 
venerdì 13 marzo
 
ore 9.00
 
Sala del Consiglio Provinciale – Piazza Italia
 
“Sisma 2016.
Il Testo Unico per l’Emergenza e la Ricostruzione
(TUGER) per vincere l’inutile “burocrazia”
 
È prevista una visita alla mostra nei locali del CERP
 
Nell’ambito della mostra
“RENDEZ-VOUS une danse pour la Terre”
installazione e filmato a cura di Carole Magnini.
A nome della redazione di Vivo Umbria, grazie a chi ha intrapreso questo viaggio. Il traguardo resta lontano, perlomeno sappiamo che c’è qualcuno che non lo vuole nascondere.
 

Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.