PERUGIA – Danzare in luogo aperto come quello del teatro per sperimentare nuovi movimenti nello spazio: è questo l’obiettivo del progetto BalUn a cura di Manuela Giulietti, per il quale dal 6 maggio, è possibile candidarsi seguendo tutti gli step presenti sul sito del Centro di Produzione Teatrale Fontemaggiore.
È uno strumento che viene dalla radiotecnica quello che ispira il progetto; il BalUn infatti è un trasformatore usato per bilanciare diverse frequenze, in questo caso quelle dei giovani danzatori, come ha raccontato Manuela Giulietti, docente di danza e curatrice del progetto, ai microfoni di Vivoumbria.
“Con il progetto BalUn miriamo a dare la possibilità a coloro che saranno selezionati di focalizzarsi sull’aspetto artistico. I candidati saranno giovani danzatori e danzatrici con un livello tecnico avanzato ma ognuno sarà portatore di un background artistico unico, che vogliamo preservare. È sempre importante vedere come si scambiano attivamente pensieri e danza per portarla a un livello significativo concettuale. Utilizzeremo diversi metodi di insegnamento, quello a cui aspiriamo è una grande apertura e valore che comprenda tutti i punti di vista, perché ognuno è importante. Con il progetto BalUn aiuteremo giovani danzatori a fiorire e a lasciarsi andare, senza nessun limite a livello artistico”.
Questa è la ricchezza del progetto che prevedrà incontri e moduli di studio che si trasformeranno poi in tre restituzioni pubbliche. Un’ indagine nell’anima dei danzatori come spiega ancora Manuela, “ricercare, indagare e trasformare la propria danza sarà l’obiettivo del progetto che metterà i candidati a tu per tu con un concetto e con suo sviluppo, fino a modificarne la percezione stessa. Durante il lavoro, le frequenze di ogni danzatore verranno ascoltate, capite e messe al centro”.
Un progetto che porterà avanti dunque un’idea di movimento complessa, come sottolinea Manuela, forte della sua esperienza come docente e formatrice: “la danza come linguaggio dovrebbe tornare ad essere più ascoltata, senza ridursi solamente a una dimensione estetica. La cosa fondamentale – parlo come docente e coreografa – è riportare i ragazzi a una danza sia un movimento un mezzo per poter sentire, comunicare, condividere qualcosa di più grande e di complesso”.
Come un le danzatrici e i danzatori si faranno bilanciatrici e bilanciatori di linee per costruire connessioni. Le frequenze di ogni singolo elemento saranno accolte per trovare nuova forma e possibilità nello scambio con l’altro. Nel percorso di costruzione, le danzatrici e i danzatori si apriranno al pubblico al termine di ogni trimestre, per condividere il lavoro attraverso l’attività performativa e il dialogo con le spettatrici e gli spettatori, fino alla conclusione del progetto che vedrà la restituzione ufficiale nel mese di Maggio 2025.
I posti disponibili saranno 15 e verranno assegnati tramite selezione video. Inviando il proprio curriculum vitae, foto figura intera e n.2 video uno di improvvisazione durata massima 2.00 minuti uno di sequenze tecniche o assolo coreografato durata massima 2.30 minuti. Solo Se necessario verrà richiesta un’ulteriore audizione in presenza.
Per info e invio candidature: info@fontemaggiore.it