Dancity, il bando comunale e il danno oltre la beffa

FOLIGNO – Inquietante, imbarazzante, deprimente. Lo stato d’animo è quello di Giampiero Stramaccia, condiviso certamente da un’intera realtà artistica qual è Dancity che ha 18 anni di vita, di cui è fondatore e art director. Uno stato d’animo che però dovrebbe interessare e forse preoccupare chi conosce questa realtà artistica in particolare e più in generale la collettività folignate.

Il post di Stramaccia, che riportiamo fedelmente compresi gli ormai soliti e consunti strali contro giornalismo e giornalisti che ovviamente, non ce ne voglia, per quanto ci riguarda rispediamo cortesemente al mittente, argomenta una posizione del Comune di Foligno che ha penalizzato e mortificato fortemente la struttura. Presumibilmente l’amministrazione comunale e i suoi referenti diretti avranno le loro motivazioni, restano fatti, cifre e arogomentazioni che, se veri come non abbiamo ragione di dubitare, meriterebbero comunque una pubblica spiegazione. Ecco il testo del post.

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Qualche anno fa se il Comune avesse avuto qualche atteggiamento poco equo o comunque discutibile avrei avuto l’assalto dei giornalisti per sapere il mio parere su come mai Dancity avesse avuto un trattamento diverso da altre entità. Oggi tutto il mondo dei media è anestetizzato, sarà che le testate locali sono notoriamente in mano ad editori più vicino al mondo di destra, ma questo determina un punto, in Italia come siamo messi a libertà di stampa?
Cosa è successo di così grave? Ve lo spiego.
L’anno scorso il Comune di Foligno, a seguito del bando che ogni anno dobbiamo fare, ci ha assegnato 2.000 euro come Associazione Dancity che dal 2006 produce Festival. Negli anni il contributo è stato sempre di più assottigliato ma mai avremmo pensato di scendere sotto le 2000 euro dello scorso anno. Visto che i contributi vengono assegnati a fine anno per l’anno precedente, noi abbiamo tarato la nostra iniziativa pensando di poter sperare almeno in quel misero supporto.
Ciò che è successo quest’anno è che è arrivato un aiuto di -1500 euro. In pratica ci hanno fatto un bello scherzetto… ci hanno fatto “perdere” quelle 1500 euro che abbiamo messo a budget e che adesso ci troveremo a dover sopperire in qualche modo assegnandoci solo 500 euro.
Se è una mossa programmata hanno fatto scacco matto, ma a loro stessi e alla città. Perché se Dancity è una piccola risorsa dovrebbero comunque cercare di supportarla, almeno un minimo. Ha una storia quasi di 20 anni ma se le cose vanno così, ci arriveremo a spegnere le candeline tutti insieme nel 2026? E con quale progetto comune con l’amministrazione locale possiamo immaginare di festeggiare questo traguardo? Dancity ha iniziato quando a Foligno non c’era niente, via Gramsci era il deserto e nessuno, se non pochi sparuti, investiva negli eventi in questa città.
Perché ci fate fare il bando se poi fate come “ve pare”? Fate ciò che preferite ma non createci un danno, diteci a inizio anno che dobbiamo cavarcela da soli e lavoreremo con quello spirito, certo, non è bello che una città boicotti una iniziativa internazionalmente riconosciuta ma se avete un’idea politica diversa portatela avanti senza creare danni e problemi ulteriori a chi ne ha già tanti come chi tenta di fare cultura… e non siamo gli unici.
Giampiero Stramaccia

 

Redazione Vivo Umbria: