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Dall'umile francescano Marcellino Nobili, tre Cardinali e un vescovo: Montefranco mostra i suoi figli migliori

MONTEFRANCO – Numerosi sono i personaggi illustri che hanno dato lustro al paese della Valnerina, oltre a politici di chiara fama anche ecclesiastici e Santi uomini. Poche persone sono a conoscenza che qui, sul colle di Bufone, nel 1843 nacque Giovanni Nobili (il suo nome da francescano sara’ Marcellino). La sua vocazione si inserisce nel periodo in cui il territorio dello Stato Pontificio subiva l’ occupazione piemontese. A Roma, dopo gli studi di rito, fu nominato sacerdote nel 1865.
Con la caduta dello Stato Pontificio e di conseguenza con la chiusura di molti conventi, Marcellino si trasferì in qualità di missionario in Siria. Si adopero’ con amore e fede in terra di Armenia formando un gruppo di confratelli, civilizzando le popolazioni. La sua azione evangelizzatrice spazio’ anche nel sociale formando artigiani, agricoltori, educatori; fondando missioni, luoghi, scuole, dispensari per medicinali, bande musicali e orfanotrofi. Apprese subito la lingua turca divenendo parroco nella capitale nel 1874. Fondo la citta’ di Jenije’-Kale’ dove rimase per quindici anni dal 1883 al 1894 fondando, tra tante avversità anche una scuola gratuita. Condusse al cattolicesimo circa 875 persone. Nel 1895 fu nominato Superiore del Convento di Nazareth. Nel 1896 scoppiò la rivoluzione anticattolica e tutte le missioni e istituti costruiti furono distrutti. Con la somma di 110.000 franchi furono ricostruiti villaggi, tre scuole, e si adoperò per il mantenimento di centotrenta orfani. Nell’ ultimo periodo della sua vita si dedicò alle lettere e alla teologia. Tradusse al Bibbia in lingua turca, l’imitazione di Cristo e i catechismi di Pio X. Mori nel maggio del 1914 a Gerusalemme, pianto dal popolo.
Dopo Marcellino umile servo di Dio in terra straniera, altri personaggi hanno dato lustro al paese: tre principi e un vescovo della romana Chiesa ossia i cardinali Donato Raffaele Sbarretti Tazza; Enea Sbarretti; Evaristo Lucidi e il vescovo Bernardino Trionfetti. Enea Sbarretti nasce a Spoleto da genitori di Montefranco. Fu un beniamino dell’ Arcivescovo di Spoleto Giovanni Maria Mastai Ferretti, poi Pio IX nominando suo vicario a Imola e poi successivamente nomina a Cardinale nel 1877. Fece dono alla Parrocchiale di Santa Maria Assunta di Montefranco numerosi oggetti sacri e di valore.
La sua opera principale fu l’istituzione in Montefranco dell’Opera Pia di Carita’ o lascito Sbarretti, permettendo a molti giovani di studiare e crescere culturalmente. Aktro cardinale fu Donato Sbarretti, il quale nasce a Montefranco nel 1856, nominato cardinale nel 1916. Personaggio di grande abilità e capacità diplomatica. Ricopri incarichi a Washington, come Vescovo a l’Avana e come delegato apostolico in Canada. A Montefranco ha lasciato significative e utili opere per la crescita culturale e civile dei cittadini. Benedi’ il nuovo acquedotto nel 1936 dopo alcuni dissidi con gli amministratori sull’uso della acqua potabile ( per questo fatto ancora e’ in uso nella popolazione il seguente detto popolare: se il Cardinal Sbarretti li soldi non caccia, l’acqua arimane alla Fonte Chiaruccia) e sull’edificazione della scuola elementare che costruiva la visuale al suo palazzo.
Mori nel 1939 e volle essere sepolto nella locale chiesa parrocchiale. Evaristo Lucidi, nasce a Montefranco il 4 ottobre del 1866 fu nominato cardinale nel 1923. Ricopri incarichi prestigiosi nella curia romana ed ebbe fiducia di quattro pontefici. Fu consultore per la codificazione del diritto canonico e della commissione per la interpretazione del codice stesso. Mori il 31 marzo del 1929 e volle essere sepolto nella chiesa del convento di San Bernardino a Monzano. In fine il Vescovo Bernardino Trionfetti nato a Montefranco ed entrato in convento ad Amelia. Fu nominato nel 1847 custode in Terra Santa e nel 1856 divenne Ministro Generale dell’Ordine Francescano. Pio IX lo nominò Vescovo nel 1862. Mori ad Assisi nel 1884. Ma Montefranco si e’ distinto  anche per  uomini politici,  come Filippo ed Enrico Micheli.

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