Grazie all’amico Luca Paoli ho conosciuto le Edizioni musicali Not.A.Mi.
L’etichetta è attiva grazie all’entusiasmo e allo spirito d’iniziativa di due appassionati e cultori di musica: Antonio Ciccotelli e Michelangelo Mattii.
Il loro intento è quello di promuovere e diffondere la musica di ogni genere, con un occhio di riguardo verso quella di compositori ed esecutori marchigiani.
Addentrandosi nel sito dell’etichetta: https://www.edizioninotami.it/ è possibile trovare non soltanto cd di musica classica e jazz, ma anche libri, spartiti e didattica musicale.
Tra gli oltre 50 titoli in cd – anche in considerazione delle imminenti festività – regalare e ricevere musica in regalo è sempre gradito, tre lavori usciti recentemente: “Different moods” dello Stefano Conforti Quintet; “Grande Grande Grande Mina” della Musicamdo Jazz Orchestra & Alessandra Doria e “Book of innocence”di Stefano Travaglini e Achille Succi.
Anzitutto il tributo al polistrumentista statunitense Yusef Lateef del quintetto del sassofonista Stefano Conforti con l’album “Different moods”.
In questo lavoro, che il musicista marchigiano ha arrangiato e prodotto, viene passata in rassegna la carriera di Lateef – che ha inserito nella world music strumenti provenienti dall’Africa come lo shofar, il koto ed il flauto bamboo ed ha fatto parte dell’orchestra di Dizzy Gillespie – grazie ad otto brani molto gradevoli.
All’interno delle esecuzioni in evidenza, oltre al leader del progetto, il trombonista Doriano Marcucci, autore di un bel solo nella traccia “Metaphor”; in Spartacus” è il sax soprano a farla da padrone assieme alla chitarra di Tonino Marchesi ed al bel tocco di Bisello alla batteria.
In “Road runner” segnalo ancora Marcucci alla chitarra acustica ed il sax tenore di Conforti emntre in “Snafu” è il bassista David Padella ad essere protagonista; davvero un bell’album.
Tracklist: The golden flute; Metaphor; Yusef’s mood; Spartacus; Road runner; Snafu; Don’t blame me; Belle isle
Formazione: Stefano Conforti, sax tenore e soprano, flauto ed oboe; Dario Marcucci, chitarra acustica, trombone, digeridoo e percussioni; Tonino Marchesi; chitarra elettrica; Davide Padella, contrabbasso e basso; Roberto Bisello, batteria
E c’è ancora lo zampino di Conforti nel disco della Musicamdo Jazz Orchestra & Alessandra Doria dal titolo “Grande Grande Grande Mina”.
L’orchestra marchigiana, fondata nel 2018, è composta da 25 musicisti ed ha nell’occasione ha accompagnato la voce di Alessandra Doria.
Dopo aver portato in concerto questo progetto dedicato a Mina, orchestra e cantante sono arrivati alla registrazione dell’album effettuata dal vivo al Teatro Politeama di Tolentino nello scorso febbraio.
Si è voluta ricreare dopo cinquant’anni l’atmosfera delle straordinarie esibizioni della cantante varesina alla Bussola e c’è da dire che l’operazione è perfettamente riuscita.
Tredici i brani proposti; da “Città vuota” ad “Amor mio”, “E penso a te” ed “Insieme” della coppia Mogol / Battisti, “Se telefonando”, “Grande, grande, grande” e “Nessuno” giusto per citarne alcuni, all’interno dei quali Alessandra Doria si trova a proprio agio; un’ottima prova.
Se debbo esprimere delle preferenze queste vanno ad “Amor mio”, “Grande, grande, grande”, “Estate” con il sax soprano di Stefano Conforti, “E penso a te” con un bel solo di tromba di Petro Murri ed “Insieme” ancora con Conforti, stavolta al sax alto.
Gli azzeccati arrangiamenti sono cura di Massimo Morganti, Pierfrancesco Ceregioli, Paolo Del Papa, Diego Donati e Marco Postacchini.
Un disco che piacerà sicuramente a chi apprezza la grande musica italiana e la “Tigre di Cremona” in particolare.
Tracklist: Città vuota; Un’estate fa; Amor mio; Se telefonando; L’importante è finire; Estate; La pioggia di marzo (Aguas de marco); Grande, grande, grande; Un anno d’amore; E penso a te; Insieme; Nessuno
Formazione: Alessandra Doria, voce; Musicamdo Jazz Orchestra: Direttore, Luca Pecchia; Carlo Stella Fagiani, flauto; Giancarlo Rubini, clarinetto; Stefano Conforti, sax alto e soprano; Nicola Luchetti, sax alto; Luigi Colucci e Giorgio Organtini, sax tenore; Fabrizio Caraceni e Sergio Giuli, sax baritono; Andrea Canzonetta, Pietro Murri, Francesco Zuccatosta e Massimo Ricciutelli, tromba; Andrea Angeloni, Alessia Donatelli e Daniele Cherubini e Nicolas Vietti, trombone; Tonino Monachesi, chitarra elettrica; Pierfrancesco Ceregioli, pianoforte; Giuseppe Barabucci, basso elettrico; Roberto Bisello, batteria; Doriano Marcucci, percussioni
Il terzo ed ultimo lavoro è Book of innocence”di Stefano Travaglini ed Achille Succi.
Non è la questa la prima incisione per l‘etichetta da parte di Stefano Travaglini – che ha già al suo attivo “Ellipse”, uscito nel 2017, e “Monk – Fifteen Piano Reflections” – pubblicato nel 2020.
Il pianista affronta questo lavoro in compagnia del clarinetto e del sax alto dell’autodidatta Achille Succi, classe 1971, che ha collaborato con artisti quali Caine, Ralph Alessi, Louis Sclavis, David Liebman, Franco DʼAndrea, Giorgio Gaslini ed Ettore Fioravanti.
Ha partecipato a diverse incisioni ed ha prodotto due lavori come leader: “Shivaʼs dance” e “Terra” ed uno in duo con Salvatore Maiore “Pequenas Flores do inferno”.
Nove sono le tracce del lavoro, otto originali a firma di Travaglini e la riproposizione di “Travels” di Pat Metheny.
Si tratta di un album dal carattere improvvisativo e basato sul continuo scambio (interplay) tra i due protagonisti molto efficace; un album impegnativo nella struttura che si lascia tuttavia ascoltare d’un fiato; un’altra freccia all’arco dell’etichetta.
Tracklist: Rothko; Bauci; Silent moon; Polymorph; Travels; Vipassana; Turning tables; Blues for days to come; Book of innocence
Formazione: Stefano Travaglini, pianoforte; Achille Succi, clarinetto basso e sax alto