TERNI – In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 25 settembre dalle 16 alle 20, l’Archivio di Stato di Terni ospita “A teatro onestamente”. L’evento, partendo da documenti storici, ripercorre la storia teatrale ternana con l’obiettivo di ricostruire l’identità di una Terni dinamica, modernista e attenta alle istanze culturali. Un’opportunità che svela le connessioni fra la città preindustriale e quella attuale attraverso la presenza del teatro.
Alle 16, la presentazione del libro di Francesco Camuffo “Un qualche onesto divertimento” che racchiude immagini e storie delle vicende teatrali cittadine dal 1732 ad oggi. Segue il dibattito sul tema “Terni: percorsi teatrali per il futuro – Progetti, programmi, testimonianze”. Ci sarà poi la presentazione de “La società dei palchettisti”, il primo archivio dello spettacolo a Terni, a cura della regista Irene Loesch. In conclusione, la visita alla mostra documentale “Melodrammatica” con locandine e foto storiche di spettacoli, concerti e manifestazioni dall’Archivio di Stato di Terni.
Le ricerche di Camuffo partono dal 1732, l’anno in cui un gruppo di cittadini ternani chiede il permesso e l’aiuto economico per costruire un teatro pubblico dove “dare commedie così necessarie per bene allevare la gioventù e per dare un qualche onesto divertimento a tutto il Popolo” e per “l’incontro de forestieri a cui siamo indispensabilmente soggetti”. Da questa prima istanza nasce il Teatro dei Costanti, poi rinominato Teatro Goldoni, inaugurato a Terni nel 1745 e in gran parte finanziato dalle famiglie benestanti dell’epoca. Questo teatro diventerà parte essenziale della vita in società del tempo e sede di un’ottima filarmonica con tutti i migliori elementi locali. La ricerca di Camuffo, nata su commissione della Regione Umbria a fine anni ’90, vede la luce dopo oltre vent’anni nei quali non sono mancati intoppi burocratici. Il volume rappresenta il primo lavoro storico che ha sistematizzato la storia del teatro a Terni. “Sono arrivato a pubblicare questa ricerca oggi perché ho avuto l’impressione che del teatro in città si parlasse in maniera frammentaria e se ne facessero strumentalizzazioni” ci dice. Dalla presentazione di domani si aspetta “che si mescolino un po’ le carte in gioco. Spero che la presentazione sia uno stimolo per ripartire. A Terni sono stati lasciati troppo soli gli architetti, bisogna che ci siano anche gli addetti ai lavori. Si deve guardare lontano almeno a venti, trent’anni.”
Terni, orfana del Teatro Verdi da oltre dieci anni, in passato è stata una città che godeva di una vita culturale animata da circoli molto attivi. Ce ne parla Irene Loesch, regista e responsabile del Progetto Mandela che è tra i promotori dell’iniziativa. “In città c’erano tanti teatri, non solo il Verdi, ci sono molte cose da scoprire che ci aiutano a avere una visione del futuro di Terni. Si è parlato molto di architettura, ma dentro agli edifici cosa ci si mette? Come facciamo a mantenere un pubblico vivo in teatro?” Come Camuffo, anche Loesch auspica una ripartenza: “questo è il momento di agire per creare nuovi stimoli per tornare agli spettacoli dal vivo.” Oltre a domani, il Progetto Mandela, arricchirà la manifestazione realizzando il 28 ottobre una guida, in forma di performance dei luoghi del teatro, nel centro storico cittadino.
All’evento di domani interverranno: Cecilia Furiani, direttrice Archivio di Stato di Terni; Maurizio Cecconelli, assessore alla Cultura del Comune di Terni; Francesco Camuffo, autore del volume; Marco Gatti, direttore Istituto G. Briccialdi Terni; Raffaele Federici, docente di Sociologia dei processi culturali e della comunicazione dell’Università di Perugia; Nino Marino, direttore del Teatro Stabile dell’Umbria; Irene Loesch, regista e responsabile Progetto Mandela; Marco Plini, regista e docente Accademia Paolo Grassi, Milano.
Gli eventi sono ad ingresso gratuito con prenotazione a progetto.mandela@gmail.com oppure via WhatssApp al 327 9326990.
Sara Costanzi