Dalla National Gallery di Londra in viaggio virtuale in Umbria per la mostra su Raffaello

PERUGIA – In collegamento diretto con Londra, la guida Anne Claire Bour (nella foto di copertina) attraverso i suoi occhi ha infatti mostrato ad un nuovo gruppo di visitatori virtuali la mostra “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia” allestita a Palazzo Baldeschi dalla Fondazione CariPerugia Arte e dall’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci

Anne Claire Bour ha accompagnato un gruppo di persone coinvolte nel tour da Siân Walters, docente, storica dell’arte e fondatrice di “Art History in Focus”, compagnia di tour ed eventi che organizza corsi, giornate di studio e visite nel Regno Unito, nonché vacanze culturali in tutta Europa. Siân tiene regolarmente conferenze per la National Gallery e per molte altre gallerie, college e società artistiche e ha scelto la mostra “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia” per offrire ad alcuni dei partecipanti ai suoi corsi l’opportunità di approfondire l’arte di Raffaello nel suo periodo umbro. Proprio alla National Gallery, infatti, sono esposte due opere dell’artista urbinate provenienti dall’Umbria: la Madonna Ansidei, richiesta da Bernardino Ansidei per la cappella di famiglia nella chiesa di San Fiorenzo dei Serviti, a Perugia, e la Crocifissione Mond, dipinto realizzato per la Chiesa di San Domenico di Città di Castello.  Siân Walters è quindi intervenuta in collegamento da Londra per tracciare una cornice generale della vita e della storia di Raffaello, per poi lasciar spazio a Anne Claire Bour che in diretta da Palazzo Baldeschi si è soffermata sulla produzione artistica realizzata in Umbria e sulle influenze che Raffaello ha lasciato nei secoli successivi in particolare in ambito accademico. 

“Ho parlato delle opere di Raffaello perdute – afferma Anne Claire Bour – di una produzione artistica che se fosse rimasta in Umbria avrebbe potuto essere un grande fattore di attrazione per i turisti di tutto il mondo. Nel contempo ho posto in luce come Perugia sia stata un vero e proprio vivaio di talentuosi pittori che sono stati influenzati dall’arte di Raffaello. È stata un’esperienza molto apprezzata e questo ci fa un immenso piacere pensando anche al fatto che si trattava di un pubblico molto competente in materia di storia dell’arte”.

“Lo scopo della nostra attività è quello di contribuire allo sviluppo culturale del nostro territorio e a farlo conoscere all’esterno. Fintanto che permarranno le limitazioni imposte dal governo – afferma il Presidente della Fondazione CariPerugia Arte, Luca Galletti – il nostro operato sarà incentrato sulle iniziative online anche sperimentando nuovi format per raggiungere il pubblico più amplio possibile e fornendo sempre opportunità alle scuole e agli studenti”.

In occasione dell’8 marzo, come già avvenuto negli anni passati, ma questa volta in modalità a distanza, è stata organizzata una visita sulle opere al femminile della collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia dal titolo “Le donne di Palazzo Baldeschi”. Una iniziativa analoga, seppur diversa nei contenuti, verrà organizzata in occasione dell’arrivo della primavera il 21 marzo e delle prossime festività pasquali.

Altre visite a distanza sono programmate su Virtualtrips.

 

Redazione Vivo Umbria: