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Dal cassetto dei ricordi di un artista e di un regista il fantastico mondo di Franco Venanti e di Pier Francesco Pingitore e del Bagaglino

PERUGIA – Dai cassetti di un regista e di un pittore non poteva che venire fuori Un mondo in bianco e nero, con i colori dei loro aforismi, della loro visione della vita. E’ la nuova pubblicazione (Futura edizioni) dei due maestri, Pier Francesco Pingitore e Franco Venanti, presentata lo scorso venerdì primo Aprile, a Perugia, al Santa Cecilia.

Due ore di grande spettacolo, insieme a molti dei protagonisti del Bagaglino, la famosa compagnia di varietà fondata a Roma nel settembre del 1965 proprio da Pier Francesco Pingitore e Mario Castellacci.

 

 

“L’incontro con Venanti – ci racconta Pingitore – è avvenuto 10 anni fa, in modo casuale, a una riunione. E’ nata subito una consonanza nei modi di vedere la vita. Abbiamo già fatto un libro insieme, La Genesi. Poi, ci siamo detti perché non raccontare tutto ciò che abbiamo realizzato, che liberamente avevamo nei cassetti. E in quello di Venanti ci sono tante cose, la sua visione della vita che è sempre giovane, sempre alla ricerca. Lui è un uomo il cui intelletto non si arrende mai. Io non lo so se mi arrendo, questo lo vedremo”.

Anche Franco Venanti sottolinea l’importanza di “trovare punti in comune e costruire qualcosa insieme”: “Ho conosciuto tanta gente nei miei quasi 100 anni di vita e ho sempre cercato di dialogare con gli altri e di fare qualcosa, perché siamo qui per fare. Il mondo è in bianco e nero e nei colori”.

Entrambi hanno parlato del loro rapporto con la politica, “di grande interesse”, ma anche di “indipendenza” e di “cattivo vicinato”.

Manuela Villa, che ha intonato alcune delle più belle canzoni della musica italiana, accompagnata al pianoforte da Claudio Garofalo Pica, ha lavorato con il maestro Pingitore: “Lui ha scritto uno spettacolo per me che si chiama Roma, dove ho interpretato tutto il mondo della romanità. E’ una splendida persona che ha creduto in me e mi ha insegnato moltissimo. Non finirò mai di ringraziarlo”.

 

 

In quei cassetti ci sono cultura, poesia (come quella dedicata ai nonni) satira, dipinti, aforismi, riflessioni esistenziali, sulla scienza, sull’essere, sull’uomo, racconti, meditazioni, ma anche i sogni, insomma, tanti spunti per guardare il mondo da altre angolature, sempre con una punta di ironia. Ci sono i ricordi di una vita vissuta intensamente, senza rimpianti, ma soprattutto con grande libertà, come ha raccontato lo stesso Pingitore, tornando agli anni del Bagaglino, quando Berlusconi li volle a Mediaset: “Gli dissi che non gli avrei mai sottoposto i copioni dei nostri programmi, lui non li ha mai chiesti”.

E a proposito di Bagaglino, Pamela Prati ha dichiarato che per lei quella trasmissione è stata “una scatola magica, la mia famiglia”. E intanto si lavora a nuovi progetti: “Ninni (come Pamela Prati chiama Pingitore, ndr) sta preparando qualcosa per me” che sarà inerente al suo nuovo vinile Extasy, uscito in questi giorni per i 40 anni di carriera dell’attrice.

Alcuni passaggi del libro sono stati letti dall’attrice Diletta Cappannini e non sono mancati momenti di grande intensità con altri componenti del Bagaglino.

Naighi

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