Dal 18 maggio si riapriranno le porte dei musei, delle biblioteche, delle mostre, dei parchi storici. Ovviamente rispettando le distanze di sicurezza e le norme di carattere igienico-sanitarie anti Coronavirus. Questa la buona notizia per un certo tipo di comparto del panorama culturale italiano. Per il resto, si vedrà.
E’ quanto emerso nella conferenza stampa del presidente Giuseppe Conte che ha anticipato le misure che verranno attivate in due fase il 4 e il 18 maggio.
Su tutto ci sarà un monitoraggio costante con dati che le Regioni dovranno fornire giornalmente sul livello dei contagi e più in generale dell’andamento della pandemia. Sintetizziamo i punti salienti del decreto. Questo potrebbe prevedere restrizioni caso per caso in deroga a quanto stabilito dal decreto.
Il piano del governo per la fase 2 dell’emergenza coronavirus è pronto, in sostanza, il primo via libera arriverà da domani, dal 27 aprile, ma solo per il comparto manifatturiero e il commercio all’ingrosso legati all’export, oltre ai cantieri pubblici, edilizia compresa.
Il primo, vero sblocco arriverà invece dal 4 maggio, innanzitutto con la possibilità di tornare ad allenarsi a livello individuale per gli atleti propriamente tali, distanza di due di metri per quanto riguarda la corsa. Si potrà anche tornare a fare passeggiate mantenendo la distanza di un metro. Passeggiate che non dovranno più essere effettuate a poca distanza dal proprio domicilio. Ovviamente saranno i sindaci a decidere per la riapertura delle aree verdi perché devono poter garantirne il controllo e la vigilanza.
Per gli sport di squadra si ritiene che gli allenamenti potranno riprendere sia a livello professionistico che dilettantistico dal 18 maggio sempre che si possano garantire le distanze necessarie. Per i campionati il discorso è tutto da vedere e verificare. Calcio compreso.
Sarà poi consentito riaprire le attività di ristorazione per l’acquisto di cibo da asporto che non potrà essere consumato all’esterno del locale ma solo in casa.
La novità più importante a livello sociale è la possibilità di fare visite ai familiari, con mascherine e distanziamento, purché entro i limiti del comune di residenza e comunque entro la propria regione di residenza.
Per lo shopping si dovrà attendere fino al 18 maggio, quando ripartirà il settore del commercio, sebbene con le regole stringenti su ingressi e soste nei locali.
Il primo giugno riapertura di bar, ristoranti, parrucchieri, barbieri ed estetisti con norme che verranno specificate nei prossimi giorni.
Consentito il ritorno al proprio domicilio o comune di residenza.
Calmierato il prezzo delle mascherine sanitarie a 0,50 centesimi ed esenzione dell’Iva per evitare speculazioni.
Vietate ancora le cerimonie religiose, messe per intenderci, mentre sono consentititi i funerali per un massimo di 15 persone e sempre a distanza.
Restano obbligatorie le autocertificazione che, evidentemente, avranno presto una nuova ridefinizione. L’ennesima.
Le scuole resteranno chiuse fino a settembre mentre per la maturità si lavora ancora all’ipotesi di un esame possibile secondo criteri ancora da stabilire con esattezza. Dovrebbero però essere sbloccati i concorsi per l’assunzione dei precari e di chi tenta di entrare (24 mila i posti disponibili).