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Da Schezzino a Scheggino: Flavio Biondo e la genesi del nome del bellissimo paese della Valnerina

SCHEGGINO – Qui parliamo di una delle tante curiosità e stranezze della vita sociale dei piccoli centri della Valnerina. Hanno inteso bene i burocrati dell’epoca di apportare una modifica al nome stesso di un paese cambiando alcune lettere. E’ il caso di SCHEZZINO che diventa SCHEGGINO. In archivio comunale è conservato il documento che certifica la questione. Si tratta di un libro. Ansano Fabbi in Storia dei Comuni della Valnerina, 1977 ne riporta minuzioso (come sempre),  l’autenticità.
Copertina del libro di Flavio Biondo
Si cominciò a chiamare Scheggino da Schezzino alla fine del XVII secolo. “Signori miei singolarissimi, Vicario et Officiali della terra di Scheggino. Mando alle signorie vostre, cioe’ a codesta Communita’ per il signor Liborio Carocci nostro maestro di scuola, un libro intitolato ” Roma restaurata e Italia Illustrata” quale libro nomina terra Scheggino. Detto libro e’  stato fatto e stampato a Venezia, dove ci sono stato et ho sentito parlare e visto scrivere diversamente da quello usamo noi altri Umbriotti et pero’ e’ stampato a uso di Venetia, dico il tutto, accio’ si sappia che ‘Schezzino si deve dire Scheggino‘, et e’ descritto col ponte subliceo cioe’ di tavole nel fiume Nera la cui strada guida a Cascia, Monteleone e Leonessa. Se ne tenga conto di detto libro et si consegni allo Officiali pro tempore per inventario come la robba, cioè scritture et altro di codesta comunità, con che fo fine e riverisco le signorie vostre et prego a commandarmi. Delle signorie vostre divot.mo, obbligat.mo Jacomo Totti. Cerreto 8 settembre 1693“.
Libro di Flavio Biondo ristampato a Venezia
Il libro di cui parla il Totti è stato scritto da Flavio Biondo nel XIV secolo e ristampato a Venezia. Ma chi era questo Flavio Biondo?
Ritratto dell’umanista Flavio Biondo
Un personaggio senza dubbi interessantissimo, diremmo noi. Infatti era uno storico e umanista del rinascimento, influenzato da Strabone. Fu colui che per primo coniò il termine “Medioevo”. Fu il primo ad analizzare i monumenti della capitale con metodologia archeologica. Nacque a Forlì nel 1392,  morirà a Roma il 4 Giugno del 1463. E’ sepolto alla Basilica di Santa Maria in Ara Coeli in Roma. Insomma, una buona mente…e una eccellente penna!

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