PERUGIA – Da Perugia a Stresa sul Lago Maggiore passando per la città dei Gonzaga, Mantova, per una veloce visita ai musei del Palazzo ducale, perla del Rinascimento e culla di una antichissima civiltà. Stresa è quasi del tutto deserta, ottima occasione che si presenta, al di là di una stagione turistica che non promette bene per commercianti e albergatori, per traghettare sino alle isole. Prima tra le tre, l’Isola dei Pescatori che storicamente ha sempre resistito ai tentativi di annessione dei Borromeo per riaffermare le proprie autonomia e libertà. Ad attenderci c’è Massimiliano Cremona, pendolare tra Umbria e Lombardia, che dell’isola conosce ogni angolo e soprattutto è pronto ad indicarci l’itinerario artistico di Andrea Ruffoni che sull’isola ha voluto il suo personalissimo museo.
Ruffoni è una figura emblematica dell’arte del riciclo dei materiali sul quale ha immaginato una sua propria visionaria lettura della realtà, tra influenze burriane e arte povera. Catastrofico e pessimista sulla natura umana, ha prefigurato nelle sue opere un uomo mutante e una realtà devastata dai rifiuti e da tutti quei materiali che infine, nell’incessante lavoro di lavorarli e di manipolarli spesso ricorrendo al fuoco, hanno determinato la morte dello stesso artista per un cancro ai polmoni nel 1990. Rimangono le sue opere che ha allestito nella sua abitazione in una mostra permanente e un laboratorio rimasto intatto al giorno in cui vi ha lavorato per l’ultima volta. Isola Bella e Isola Madre completano il quadro di una straordinaria bellezza in perfetta armonia con l’ambiente. Stessa sensazione provata anche ai laghi di Mergozzo e d’Orta, quest’ultimo arricchito dall’isola di San Giulio, altra perla nella provincia di Verbania.