La rivista Artribune dedica oggi un intero servizio a Giampaolo Abbondio che il 19 giugno inaugura a Todi una nuova galleria. Dopo Spazio 22 a Milano, fondato in società col gallerista Federico Luger e chiuso nel maggio scorso a causa della pandemia, ecco il cambio drastico, dettato dai mutamenti dell’anno pandemico, come ha spiegato il gallerista in una lettera, e dalla voglia di ripartire lontano da un sistema artistico che ha ormai portato allo scoperto le sue fallacie. Noi, come Vivoumbria, non possiamo che dargli il benvenuto.
“Quando il pericolo Covid19 si è trasformato da minaccia a realtà molte cose sono cambiate per noi come per tutti voi, nel nostro caso specifico si è iniziato rimandando le varie programmazioni, salvo poi doversi rassegnare a cancellare di fronte alla forza maggiore degli eventi – ha spiegato Abbondio – . Quando poi sono andato la prima volta a vederla (tutto questo è successo senza che io fossi mai stato a Todi) il colpo di testa si è trasformato in ‘coup de foudre’: la bellezza della città, del suo centro storico, dei paesaggi circostanti e non ultima, la meraviglia della galleria, mi han fatto innamorare perdutamente, ho avuto una illuminazione, ho capito di aver imboccato la giusta strada. Mi son reso conto che questo luogo è perfetto per quello di cui viviamo, l’arte richiede raccoglimento e riflessione, di essere vista in un ambiente che le sia congeniale, la bellezza esalta la bellezza, il silenzio la musica, la poesia l’amore: a Todi non ci sono riunioni di condominio dove si deve andare, colloqui con i professori, personal trainers…c’è solo il lusso del tempo che ci concediamo per la nostra passione. Ben venga quindi la distanza dal nostro quotidiano pieno di incombenze cittadino, la Galleria Giampaolo Abbondio vi invita a regalarvi del tempo di qualità, a visitare le bellezze naturali e artistiche dell’Umbria, a condividere momenti conviviali con noi. a scoprire le opere originali che vi proponiamo: il primo passo dopo aver preso la galleria è stato infatti realizzare una residenza per artisti, dove possano creare in libertà, per poter continuare nella ricerca e nell’originalità che ci ha sempre contraddistinto”.
“Dal caos della metropoli – scrive la giornalista Giulia Ronchi nel suo servizio su Artribune – alla lentezza della cittadina umbra, che tuttavia gode di un ambiente artistico già connotato: tra laboratori di oreficeria, artigianato, studi e associazioni, sono diversi gli artisti e gli addetti ai lavori che hanno scelto di evadere dai grandi centri per defluire verso destinazioni più incontaminate”.
Matteo Basilé sarà il primo artista a inaugurare la galleria.