TODI – Sarà padre Enzo Fortunato alle ore 11 ad aprire la XXVII edizione del Todi Festival, domani, 26 agosto, alla Sala Vetrata dei Portici Comunali dove presenterà il suo ultimo libro “Processo a Francesco. Il messaggio del Santo nella rivoluzione di papa Bergoglio”.
Enzo Fortunato è giornalista e saggista. Frate minore conventuale, dal 1997 al 2021 ha diretto la Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. Ha insegnato presso la Pontificia Università Antonianum, l’Istituto Teologico di Assisi e la Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura. Tiene seminari e conferenze in Italia e all’estero su francescanesimo e comunicazione. Collabora con diverse testate giornalistiche, tra cui Avvenire, Corriere della Sera, La Stampa, Il Sole 24 Ore, Huffington Post. Ogni sabato mattina tiene su Rai1 la rubrica Tg1 Dialogo e su Rairadio1 In viaggio con Francesco. Sempre per la Rai ha ideato e conduce la trasmissione In cammino.
La prima giornata di Todi Festival proseguirà all’insegna dell’arte contemporanea. Alle ore 18, nella Sala delle Pietre, aprirà le sue porte la mostra UGO LA PIETRA – EFFETTO RANDOMICO a cura di Marco Tonelli. Il progetto, dedicato all’autore del manifesto del Festival, è in sinergia con la Fondazione Progetti Beverly Pepper. La mostra si snoda in un percorso di circa quaranta opere pittoriche e grafiche, disegni, collage, fotografie, attorno al tema dell’abitare la città con atteggiamento disequilibrante e randomico, recuperando quindi il rapporto tra individuo e contesto urbano. Completa la mostra il film, realizzato da Lucio La Pietra, “Ugo La Pietra. Progetto disequilibrante”, un video documento dove l’artista percorre e racconta la mostra monografica realizzata nel 2014/2015 alla Triennale di Milano e che ha raccolto per la prima volta in modo esaustivo le sue ricerche. In consultazione anche una selezione di pubblicazioni sull’attività artistica di La Pietra.
Toccherà quindi al debutto nazionale di Vita meravigliosa, omaggio a Patrizia Cavalli di e con Iaia Forte (nella foto di copertina) e Diana Tejera, inaugurare alle ore 21 il ricco cartellone degli spettacoli al Teatro Comunale. “Ho conosciuto Patrizia Cavalli – afferma Iaia Forte – molti anni fa, grazie a Carlo Cecchi, durante le prove del Sogno di una notte d’estate di Shakespeare, da lei tradotto. Il tempo trascorso insieme era sempre prezioso, divertente, speciale. Da quando non c’è più, rileggo quasi ogni giorno le sue poesie: mi fanno sentire ancora in sua compagnia. Ecco perché con Diana abbiamo pensato a uno spettacolo su di lei. Perché attraverso il teatro e la sua poesia ci sembra di richiamarla a noi, di ritrovarla, di ricreare quel tempo senza tempo che la sua presenza ci ha regalato”. “Dal momento in cui ho conosciuto le poesie di Patrizia Cavalli – dichiara Diana Tejera – non me ne sono più separata. Molti anni fa, mi venne in mente di musicare una delle poesie di quel libro e chiesi alla casa editrice il permesso di pubblicarla. Fu grazie a loro che ebbi il contatto di Patrizia, la quale, grazie alla simpatia che aveva per il mio cognome, mi rispose immediatamente. Il caso voleva che avesse una storia personale con le teiere e che il mio cognome le piacesse particolarmente. Iniziò così uno dei periodi più belli della mia vita: tutte le sere insieme a fare cenette, a scrivere canzoni, a bere ottimi rhum e fare le quattro del mattino con una felicità rara, infantile, come appena scoperta”.